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Soelden GS L: Anna & Miki

Tra le due litiganti godono tute e due. Finisce in pari la lotta tra Anna Fennnger e Mikaela Shiffrin, prime a pari merito, al termine di una seconda manche molto difficile da decifrare. Neve difficile, azione in difesa sul muro impagnativo, impossibile da superare senza errori e poi scarico di potenza sul tratto finale interminabile. Anna Fenninger si è inventata la vittoria. Era in ritardo a metà gara sulla compagna di squadra Eva-Maria Brem di 9 centesimi ma poi ha recuperato quasi 4 decimi nel tratto finale. Linee strette e capacità di tenere lo sci piatto come solo lei sa fare. Miki Shiffrin l’ha copiata se si considera che al secondo intermedio perdeva ben 63/100 su Anna che è più discesista di lei. Ma questa americanina ha davvero qualcosa di speciale e sarà protagonista per tutto l’anno. Altro che slalomista, sembra proprio abbia raggiunto una completezza tecnica anche in gigante e quanta curiosità nel vederla in superG.

Applausi per Federica Brignone, quinta al traguardo, che ha reagito a un errore sul muro, nel passaggio che ha tradito quasi tutte, recuperando diverso gap nella parte finale, cosa che non è riuscito a Tessa Worley (settima). Un quinto posto per l’Azzurra che ci fa ben sperare per le gare future. Insomma, la nostra punta di diamante è lei. L’austriaca Eva-Maria Brem, ha stupito tutti quando, in ritardo di mezzo secondo a metà gara, rispetto alla Zettel, ha recuperato fino a stare davanti alla compagna di squadra. Da parte sua Kathrin Zettel è stata la migliore nella prima parte, poi i suoi pochi chili non l’hanno favorita sullo schuss, anche per aver rallentato per una brusca frenata, sulla penultima porta del muro. In questa seconda prova si è rivista la vera Viktoria Rebensburg: una prova maiuscola che le ha consentito di concludere al sesto posto dopo il dodicesimo della prima manche. Prova che invece non è riuscita a a Tina Weirather, in difficoltà su una neve difficile e con una visibilità scarsa per i suoi occhi che devono guardare anche all’integrità delle sue ginocchia. Tina Maze, 22esima, si è presentata in pista con una chiara e netta preparazione fisica molto carica di lavoro. Non è questa la Tina che conosciamo e a dicembre ce ne sarà certamente un’altra. Da segnalare la manche dell’austriaca Andrea Fischbacher, più abile nelle gare veloci, autrice di un gravissimo errore nella prima manche, che partita col pettorale 6 nella seconda ha fatto segnare il miglior tempo,1’19"59, classificandosi al 13esimo posto.
E’ piaciuta più nella seconda che nella prima Nadia Fanchini. Ha arrancato a metà del muro, ma d’altra parte, come la maggior parte delle atlete, ed ha combattuto fino alla fine, attaccandosi alla grinta e alla voglia di non mollare mai. Nona al traguardo, ha preceduto Tina Weirather, appena dietro la svedese a Maria Pietilae-Holmner. Irene Curtoni ha sciato bene fino a metà muro, quando non è riuscita a tenere la linea e ha dovuto aggrapparsi a una frenata brusca che poi le ha fatto perdere velocità per affrontare il finale, Manuela Moelgg, nel tentativo di recuperare la linea migliore, sul muro, è andata in rotazione e le punte degli sci si sono rivolte verso l’alto bloccando così la sua azione. Francesca Marsaglia non stava sciando male, ma è banalmente caduta sul piano finale dove ha voluto tagliare troppo per sfruttare il massimo della sua velocità che sembrava elevata. Marta Bassino ha lottato su un percorso difficile per lei. Sul muro non ha brillato e nel tratto conclusivo non ha portato molta velocità. Comunque entra in classifica con il 21esimo posto e in un certo senso questo può suonare come una piccola vittoria personale. ottima notizia per Livio Magoni, che è riuscito a portare le nostre, anzi, le sue ragazze con una buona forma alla prima di Coppa. Irene Curtoni si è classificata al quattordicesimo posto a +3"74. Al di là del buon piazzamento, guardando il distacco, è sicuramente capace di fare meglio, ma intanto finire tra le quindici le permette di tenere alto il morale e convincersi che ha le capacità per finire sul podio. 

Ranking

RANK BIB NAME NAT RUN 1 RK1 RUN 2 RK2 TOTAL DIFF
1 5 FENNINGER Anna

 

AUT

+0.09 2 1:21.83 11 2:39.85  
1 1 SHIFFRIN Mikaela

 

USA

1:17.93 1 +0.09 14 2:39.85  
3 10 BREM Eva-Maria

 

AUT

+1.02 7 -0.66 7 2:40.12 +0.27
4 11 ZETTEL Kathrin

 

AUT

+1.05 8 -0.67 6 2:40.14 +0.29
5 9 BRIGNONE Federica

 

ITA

+0.64 4 -0.18 8 2:40.22 +0.37
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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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