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Soelden GS Uomini: Ligety super, Moelgg iper

Si sdraia sfinito sulla neve, la mangia, la coccola… uno sfogo che covava dentro da un sacco di tempo: Manfred Moelgg è tornato sul podio con uno splendido secondo posto, dimostrando una intelligenza tecnico-tattica sublime. Certo, siamo ancora lontani dalla classe infinita di Ted Ligety che gli ha dato ben 2 secondi e 75 centesimi, ma qui stiamo parlando di un altro pianeta. Quel pianeta che non ha voluto ospitare il francese Fanara, primo nella seconda manche, ma disperso nella seconda (quarto alla fine). Ne ha approfittato Marcel Hirscher ottimo terzo: ha affrontato la seconda più con la forza che con la tecnica ma ha ottenuto il massimo del risultato, lottando con tutta la sua fisicità. Buon segno per lui e per i suoi sogni di Coppa bis. Sentirà il fiato sul collo da parte di Ted Ligety, oggi davvero impresisonante. Come se quella poca visibilità fosse sole pieno. Come se quella fastidiosa nevicata ghiacciata lo spronasse a dare sempre di più. Come se quelle sciancrature modificate e inizialmente da lui molto criticate, conferissero ancor più forza alla sua sciata divina. Applausi e giù il cappello per lui e per il nostro Manni, che coglie un secondo posto da favola. Ravetto sarà contento anche per l’undicesimo posto di Florian Eisath, preciso ma forse troppo lento e prudente sul muro, comunque una prova diligente e intelligente che lo ha portato a conquistare una posizione di eccellenza. Poi, diciottesima piazza di Roberto Nani che purtroppo ha perduto la linea sl muro dopo una prima parte ricca di decisione e dinamicità che l’aveva portato nettamente in testa all’intermedio. Stava sciando bene anche Davide Simoncelli ma una micro scalfittura della pista l’ha fatto capitombolare fuori dal tracciato. Peccato, ma il ragazzo sembra ci sia… Ricordiamo che nella prima manche era uscito Max Blardone, arrivato in ritardo su una lunga.
Brutto tempo ma bellissimo spettacolo tecnico. Quando in pista c’è Ligety accade sempre così. Ed ora che Manfred Moelgg è tornato…

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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