Il gigante FIS NJR di Courmayeur – Trofeo ODL parla la lingua della precisione. E la più precisa, oggi, è stata Sofia Fumagalli, che firma una vittoria costruita in modo netto, senza sbavature: miglior tempo in entrambe le manche, ritmo costante dall’alto al basso e un totale di 2:13.52 che non lascia discussioni. La pista, compatta in avvio e più scavata nella seconda run, non l’ha mai davvero scomposta. Due discese quasi speculari, due messaggi chiari. Il successo per la 18enne del Club de Ski Valtournenche arriva a poco meno di un anno dall’ultimo, nzi dalgi ultimi: due slalom uno dopo l’altro in Valgrisenche il 9 gennaio 2025.
Alle sue spalle chiude l’australiana Madison Gilson, staccata di 66 centesimi: solida, concreta, capace di restare in scia della vincitrice nella prima parte di entrambe le manche, ma costretta a cedere metri nei tratti più esigenti, quelli dove bisognava mantenere velocità senza rinunciare alla pulizia.
Terzo posto per Anita Ochrymowicz, prima italiana dopo Fumagalli: la sua gara è una progressione costante, sempre dentro la linea ideale, senza errori gravi. Un podio pieno di merito, arrivato grazie a una seconda manche ordinata, che le ha permesso di difendere la posizione dagli attacchi di Sofia Fabiano, quarta e molto brillante soprattutto nella parte centrale del primo run.
In quinta posizione si inserisce Marta Mattio, protagonista di un’ottima seconda manche che le permette di migliorare sensibilmente il distacco e risalire nella zona alta della classifica. Subito dietro, sesta, la canadese Logann Guay, autrice di una delle seconde manche più incisive del gruppo.
Asia Paltrinieri, settima, conferma regolarità e margini importanti ma paga qualche incertezza nei tratti più ripidi; ottava la spagnola Aura Coronado Mateu, altrettanto costante sulle due discese. Nella top ten trovano spazio anche Beatrice Vierin e Giulia Ceresa, entrambe protagoniste di una gara intelligente, senza strappi ma sempre nel ritmo.
Da segnalare la poderosa rimonta della canadese Mia Lewis, undicesima, che nella seconda manche firma il secondo miglior tempo assoluto dopo il 21° parziale del primo run: una delle migliori interpretazioni del tracciato quando ormai la pista chiedeva lucidità e letture millimetriche.
La gara, selettiva e progressivamente più impegnativa, ha prodotto distacchi ampi e numerosi ritiri nella seconda manche: un gigante che ha premiato chi ha saputo adattarsi alla neve che cambiava, ai solchi che si aprivano e al ritmo che diventava via via più esigente.
A fine giornata, il verdetto è limpido: Sofia Fumagalli ha imposto la sua traccia dall’inizio alla fine. Due manche in controllo assoluto, un vantaggio costruito con tecnica e freddezza, e un gigante NJR di Courmayeur che oggi aveva un’unica padrona.






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