Gare

Spazio Free sul Col Margerita

Sul versante nord del Col Margherita entrerà in funzione il Col Margherita Freeride Park, un vero e proprio paradiso sulla neve per chi ama avventurarsi fuori pista alla ricerca di emozioni forti. “Il freeride rappresenta un fenomeno in forte crescita che consente di sciare in totale libertà, lontano dalle piste affollate mettendo alla prova il proprio stile e le proprie capacità tecniche in discese mozzafiato” spiega Renzo Minella, responsabile marketing del Passo san Pellegrino. “Si tratta quindi di un progetto dall’elevata valenza turistica in termini di miglioramento dell’offerta e una grande opportunità di valorizzazione e promozione di tutto il Passo come meta per le vacanze sulla neve. L’obbiettivo, poi, è quello di avvicinare i Rider attraverso un percorso formativo usufruendo delle strutture del Freeride Park, in modo da trasmettere loro le corrette informazioni per praticare in massima sicurezza questa splendida attività.”

Il Col Margherita è il luogo ideale per il freeride perché la quota elevata, 2513 m slm, favorisce un ottimo innevamento per buona parte dell’inverno, e il percorso,
condiviso con la Provincia di Trento, il Comune di Moena, la Scuola Polizia di Moena e il Soccorso Alpino, sarà dotato di idonea segnaletica, cancello con prova ARTVA, personale qualificato in grado di segnalare la presenza di rischio valanghe, insufficiente innevamento o scarsa visibilità, tali da precludere la discesa e un tempestivo servizio di soccorso, gestito in collaborazione con la Polizia di Stato e il Soccorso Alpino.
 
Sicuro e facilmente accessibile. Una volta arrivati al Passo San Pellegrino gli sciatori potranno comodamente raggiungere il Col Margherita Freeride Park attraverso la veloce funivia Col Margherita, e tra una sciata e l’altra fermarsi per una piacevole pausa nei due ristori Husky Bar e Diametro 64 situati rispettivamente a monte e a valle del prestigioso impianto di risalita con 2 cabine 
 

Tags

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment