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SuperG Beaver: Mannaggia a Kueng e a…

Almeno non ha vinto con 1 centesimo ma per ben quasi 4 decimi, però lo svizzero Patrick Kueng ha davvero rovinato una festa che sembrava certa a Peter Fill e ad Hannes Reichelt (ieri secondo grazie a 3/100 in meno proprio rispetto a Fill) che condividevano la leadership del superg di Beaver Creek. Assieme al secondo posto? macchè, con il pettorale 45 il 23enne austriaco Otmar Striedinger, si è buttato giù senza rispettare troppo la piasta ed ha colto un insperato secondo posto. La sua migliore perfromances in carriera ci riporta a un 17esimo posto conquistato l’anno scorso a Lake Louise in superG quando si presentò sul palco della Coppa del Mondo con un bronzo conquistato ai Mondiali Juniores di Crans Montana 2011 in discesa. Diciamolo, dopo la discesa di Svindal, non così spettacolare come tante volte gli è capitato di fare, la partita sembrava chiusa, con Ted Ligety a riscaldare il terzo gradino del podio. Eppure Kueng in carriera non aveva mai fatto meglio di un quinto posto a Lake Louise l’anno scorso, poi solo un decimo posto. Ben per lui, è bello per la cvita di un atleta azzeccare la gara della vita. Rimane la soddisfazione, per Petr Fill di aver guadagnato due terzi posti in due giorni. Ma al di là del risultato si tratta di un grande atleta recuperato al 100 per 100. Ma quanto piace ad Hannes Reichelt il tricolore. SI ricorderà l’anno scorso del pari merito ottenuto a Bormio con Dominik Paris. Un vizio! E quanto conta la testa nello sci. peter Fill ora è convinto che può osare, rischiare e provare a fare linee convenienti anche se al limite delle sue possibilità. La differenza con l’anno scorso è tutta qui. Perché Peter ha sempre sciato molto bene, cosa che ha dimostrato anche oggi sulla Birds of Prey, tanto modesta in versione discesa libera, tanto spettacolare in versione superG. Se Peter Fill è piaciuto per stile e sicureza, Werner Heel , ottavo, ci ha fatto impazzire dal divertimento. Una sciata rischiosa e la capacità di recuperare che forse attualmente pochi hanno. Forse, ce l’ha solo Marcel Hirscher in slalom. Applausi e… continua così caro Werner, perché lo sci agonistico ha bisogno di uomini jet che sanno creare spettacolo. Diciamo che a tenergli testa oggi ci ha pensato Ted Ligety che ha tirato delle carvate a 90 all’ora, come fa in gigante, da far sobbalzare sulla sedia. Come faccia, rimane un mistero. A Casa Italia è mancato un po’ Innerhofer ventunesimo: Ieri in discesa lamentava la mancanza di filo, oggi si è invece aggrappato troppo alla lamina pur sciando molto bene. Ha beccato 1 e 22 da Fill ed anche se è il Peter migliore che abbiamo mai visto, il ritardo è davvero eccessivo tra i due. Nella parte alta, dove il filo serviva eccome, ha preso solo 2 decimi, poi un secondo dove bisognava mollare di più. Niente male il norvegese Jansrud considerando che viene da un infortunio. Mezzo secondo da Peter sono un bel test per lui in vista delle prossime gare veloci. Chi invece ci ha fatto davvero morsicare il labbro inferiore è Matteo Marsaglia, vincitore l’anno scorso qui ma su unaltra pista. 33 centesimi di vantaggio al primo intermedio pista da Peter e Reichelt, poi un vantaggio esiguo di 1/100, quindi 18/100 in più, quindi in zona podio, fino a quando un taglio eccessivo l’ha fatto scivolare fuori dal tracciato. Mannaggia! Si è rivisto un ottimo Carlo Janka al di là del dodicesimo posto. Gli manca forse un po’ di forza e di pelo, ma a lvello tecnico è decisamente piaciuto. Bode Miller è stato stupendo per tre quarti di gara, poi ha perduto la linea che ha ritrovato soltanto dopo tre porte: peccato perché sembrava proprio da podio. Gara archiviata per i discesisti che possono tornare in Europa! Rimarrà lì ancora un giorno invece marcel Hirscher che ha un gigante a disposizione per colmare il distacco costruito da Svindal. A tal proposito l’asso austriaco si è calato in superG con grande aggezza tecnica tagliando il traguardo in sedicesima posizione. Se si mette ad andare anche in questa specialità i giochi non direranno molto per i suoi contendenti alla Sfera di Cristallo

Rank Athlete Country Results
1 KUENG Patrick SUI 1:21.73
2 STRIEDINGER Otmar AUT 1:21.97
3 FILL Peter ITA 1:22.11
3 REICHELT Hannes AUT 1:22.11
5 LIGETY Ted USA 1:22.21
6 MERMILLOD BLONDIN Thomas FRA 1:22.27
7 SVINDAL Aksel Lund NOR 1:22.34
8 HEEL Werner ITA 1:22.41
9 JANSRUD Kjetil NOR 1:22.64
10 MAYER Matthias AUT 1:22.66
11 DEFAGO Didier SUI 1:22.68
12 JANKA Carlo SUI 1:22.80
13 HUDEC Jan CAN 1:22.82
14 MILLER Bode USA 1:22.98
15 STREITBERGER Georg AUT 1:23.00
16 HIRSCHER Marcel AUT 1:23.02
16 KRIECHMAYR Vincent AUT 1:23.02
18 PINTURAULT Alexis FRA 1:23.06
18 CLAREY Johan FRA 1:23.06
20 WEIBRECHT Andrew USA 1:23.29
21 INNERHOFER Christof ITA 1:23.33
22 THEAUX Adrien FRA 1:23.36
23 KILDE Aleksander Aamodt NOR 1:23.38
24 PRIDY Morgan CAN 1:23.40
25 KROELL Klaus AUT 1:23.46
26 FEUZ Beat SUI 1:23.47
27 OSBORNE-PARADIS Manuel CAN 1:23.49
28 VILETTA Sandro SUI 1:23.67
28 FRANZ Max AUT 1:23.67
30 GUAY Erik CAN 1:23.68
31 KOSTELIC Ivica CRO 1:23.69
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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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