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Superg Gardena: La prima volta di Beat Feuz in superG

H 13.50 Gara completata. Vince l’elvetico Beat Feuz che ha condotto la gara dal primo all’ultimo metro. A suo agio su un terreno soffice e con 300 metri di piano in meno, in seguito alla decisione della giuria di abbassare lo start per il vento forte in alto, Feuz ha disegnato linee molto precise, senza mai subire  le irregolarità del terreno, rese ancora più impegnative dalla scarsa visibilità. 
24 anni di  Schangnau è salito per la prima volta sul podio a Kvitfjell il marzo scorso vincendo la prima discesa e ribadendo lo stato di grazia con un terzo posto nella discesa bis del giorno dopo. Il bello, uesta stagione, è avvenuto sulle nevi americane di Beaver Creek dove ha saputo cogliere la piazza d’onore in discesa e il terzo posto in SuperG. Risultati che hanno testimoniato come il secondo posto conquistato nella discesa di Lake Louise a fine novembre non era frutto del caso. Oggi qui nel tempio della Saslong la prima vittoria in superG. Che il talento sarebbe prima o poi venuto fuori lo si sapeva. La prova l’aveva offerta nel 2007 ai Mondiali Juniores di Altenmrakt quando vinse l’oro sia in discesa che in superG. E’ il volto nuovo della velocità e qualcuno già lo indica come l’erede di Cuche (oggi solo 19esimo): Sarà d’accordo anche l’americano Bode Miller che già si stava pregustando il dolce sapore della vittoria nella posizione di leader al traguardo. Attesa duranat per ben 18 numeri. Gara impeccabile quella di Bode che ha forse perduto i 30 centesimi che lo separano da Feuz nella parte conclusiva. E’ comunque bellissimo che la Coppa del mondo abbia ritrovato l’americano in gran forma, perché con Bode c’è sempre da divertirsi. Sul podio è salito anche il norvegese Kjetil Jansrud che ha fatto un dispettino al compagno di squadra Aksel Lund Svindal finito alle sue spalle. E’ preso per pensare ai giochi di Coppa, ma 10 punti in più, alla fine dei giochi, potrebbero diventare importanti in una stagione che ancora non vede un padrone assoluto. Incredibile il risultato ottenuto dall’austriaco Max Franz che con il 50 di pettorale si è infilato al quinto posto. Poco prima il finlandese Andreas Romar, con il 40 si era piazzato al sesto posto, poi retrocesso al settimo da Franz.
Ancora buoi invece in casa Azzurra, poiché il migliore è stato Peter Fill con la 22esima posizione a 1 e 43 da Feuz. Poi, in fila Matteo marsaglia (23/o) e Christof Innerhofer (24/o). Solo quarantesimo Werner Heel che pure nelle prove della discesa era sembrato quantomeno pimpante. In 51esima posizione ritroviamo Staudacher, mentre Mattia Casse è finito in 53esima, poco meglio di Klotz (55/o) e di Patscheider (57/o). Domani discesa libera minacciata dalla neve che ha iniziato a cader enel pomeriggio
 


H 13:33:
La gara non è terminata ma è quasi impossibile che qualcuno possa modificare il podio che, dopo la discesa di Patscheider (Nr 48) che ha concluso a +2,62 in 57esima piazza, è ils eguente:
1. Beat Feuz (SUI) 1’21"51;
2. Bode Miller USA + 0,30;
3. Kjetil Jansrud (NOR) +0,44
4. Aksel Lund Svindal (NOR) + 0,69
5. Stephan Keppler (GER) +0,84

H 13:23 Sorprendente discesa del finlandese  Andreas Romar che com il pettorale 40 conclude al sesto posto a 86 centesimi da Feuz

H 13:19: Beat Feuz: non potevo nemmeno immaginare vincere questa gara con il pettorale che avevo. Bode Miller non se lo aspettava? E’ stato incredibile perchè l’ho seguito sul videoin partnza e nessuno poi riusciva a stargli davanti. Molto bene, davvero incredibile. Non ho idea ora cosa potrà ancora capitarmi, Spero solo di continuare così!

 

H 13:17 Curiosità su Hans Olsson smepre primo nelle due prove cronometrate della discesa: non è fenomenale come ieri, e su quelle curve abbastanza strette è impreciso seppur veloce. E’ comunque undicesimo perdendo solo 1 e 19 da Feuz. Domani sarà l’uomo da battere!

H 13:14 Matteo Marsaglia: Quell’errore commesso a metà gara l’ho pagato davvero caro. E’ capitato proprio prima del piano su tre curve molto tecniche.  Poi ho recuperato un po’ sul finale, ma peccato perché potevo fare 3 o 4 decimi in meno. Feuz? E’ molto forte in queste condizioni di neve. Domani per la discesa ci proveremo, ma con questa neve… E’ risaputo, ma noi siamo più forti sul duro

H 13:08 Dopo il francese Bertrand (25esimo) il podio è questo: 1. Beat Feuz, 2. Node Miller (+0,30), 3. Kjetil Jansrud (+0,44)

H 13:07
Forza Werner Heel: Molto bene nella prima parte, un po’ meno a metà dove perde mezzo secondo. Un poco di traversi sul Ciaslat e il ritardo sale a + 1,09. Errorino anche nell’ultima parte e scende il 23esima piazza a + 1 e 97. Ancora non ci siamo!
H: 13.06:
Peter Fill: si vede che ha ancora tanto margine, ma non lo usa e il suo ritardo è di 1 e 43 che gli vale la quindicesima posizione
H 13:05: L’elvetico Feuz conferma lo stato di grazia anche se nelle prove della discesa ha preferito nascondersi. Sempre in vantaggio su tutto il percorso (-3 all’ultimo intermedio) va a concludere in testa con 30 centesimi di vantaggio. La differenza specie sull’ultimo tratto dipinte come un grande artista
H 13:04: Che bravo Judec: settimo al pari di Kroell
H 13:02:
Bravo Matteo Marsaglia che si infila in tredicesima posizione con soli 1 e 13 di ritardo. Si infila proprio davanti a Inner
H 12:55
Reichlet: grande tempo al primo intermedio e ancora meglio a metà gara con 23 centesimi di vantaggio su Bode. Sbaglia perà sul Ciaslat, troppa strada percorsa e il vantaggio diventa svantaggio: + 47. ma si vede che la pista segnata comuncia a dare fastidio. Al traguardo perde ancora: + 1,24

H 12:51: INNERHOFER: Non sono deluso perché la neve era troppo molle e non sono le mie condizioni. In cima sono lì con i migliori per cui non sono deluso. Ho un po’ di raffreddore e alla fine mimancava un po’ la gamba. Ora sto meglio ma mi mancano ancora due settimana per dimenticarmi completamente dell’infortunio

H 12:50 E’ la volta di Svindal. E’ l’unico ad essere più veloce di Bode all’inizio con 9 centesimi di vantaggio che poi dissipa prendendone 16. Qualche sbavatura nel tirar ele linee gli fanno perdere ancora preziosi centesimi. Molto bene nella parte finale ed è terzo a 39 centesimi da Miller
H 12 47: Didier Cuche, non sbaglia ma perde centesimi: 83 centesimi al secondo intermedio. Non è veloce, lontano dai suoi standard. Chiude con 1 e 08, quindi davanti a Innerhofer che scivola in dodicesima posizione
H 12:45
Tocca ai numeri uno della specialità: il francese Theaux: pressoché uguale a Bode dopo i primi 3 secondi, ma poi perde mezzo secondo a metà gara. Subisce anche lui la scarsa visibilità e patisce le gobbette. Comunque è ottacvo a + 94 da Bode che resiste in testa

H. 12.43: Benny Raich non è quello che conosciamo e sulla Saslong scia molto male concludendo oltre la ventrsima posizione
H 12:41: Dopo una breve pausa si riprende con Innerhofer, numero 16: +14 centesimi al primo intermedio poi 23 al secondo, errorino su una gobba male assorbita e lo svataggio sale a +71 proprio sul Ciaslat dove dovrebbe trovarsi a suo agio. Una prova none saltante che si conclude con un ritardo finale di 1 e 17 = decimo

H 12:38: Ottima la prova dell’austriaco Klaus Kroell che a metà gara ha un ritardo di soli 48 centesimi. Al traguardo è sesto a +83, ma la sua vera gara è la discesa di domani! Oggi prove di trasmissione?
H. 12:37
Tocca a Gruenenfelder: conferma di non aver ancora entrato i forma quest’anno: + 1,87
H 12:35:
Romed Baumann, ottimo nelle prove della discesa, arriva già al primo intermedio con 68 centesimi da recuperare. Poi il ritardo sale a +92 che diventano 1 e 17 al traguardo (Nona posizione). Terzo rimane il canadese Guay
H 12:34 –
Delude Carlo Janka che sembra trattenuto. Non commette errori gravissimi, ma è lento nei cambi. Taglia il traguardo a + 1,66 da Bode
 H 12.30
– Grande Bode che scia in maniera quasi perfetta e si piazza in testa spodestando Jansrud per 14 centesimi
Segue il tedesco keppler a 54 centesimi. 

H. 12:00 -La giuria ha deciso di abbassare la partenza del superG perché le folate di vento, in alto, erano troppo violente. Si è eliminata la parte iniziale caratterizzata da falsopiani dove conta maggiormente la scorrevolezza.  
Nevischia al traguardo ma non sul percorso, dove comunque la visibilità rimane molto scarsa, soprattutto nei tratti di raccordo dei piani con gli ingressi dei muri. Molto chiuso l’invito alle curve del Ciaslat, mentre le Gobbe di Cammello sono state evitate. La nevicata è comunque in arrivo pertanto i primi 30 partono con intervallo di 1 minuto e 30 secondi, poi ogni 60 secondi per avere la certezza di concludere la gara.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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