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Swatch Skiers Cup: atto secondo

Siamo giunti al giro di boa di questa prima edizione dello Swatch Skiers Cup che sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per diventare un classico nel calendario Freeride internazionale.

Dopo la prova di Big Mountain svolta su un solo round, il Team Europa di trova ora in vantaggio verso il Team America con il punteggio di 6-2.

Un vantaggio che sicuramente aiuterà il Team Europa nella prova dove gli atleti della vecchia guardia sono probabilmente meno a loro agio, ma che stimolerà il giovane Team America a dare il massimo sul loro terreno preferito, quale è appunto il Backcountry Freestyle. Certo, anche il Team Europa ha all’interno elementi che non daranno nulla per scontato come Markus Eder, che è la grande rivelazione di questa manifestazione, Richard Permin e Henrik Windsted, che altre ad essere Campione del mondo FWT nel 2008, ha un ricco passato di successi proprio nel Freestyle

Ieri si è svolta l’ispezione della zone di gara Backcountry Freestyle, attesa per sabato. Il comitato organizzatore si è affidato all’esperienza di David Ny. David è stato lo shaper delle ultime Olimpiade, dei campionati del mondo di Madonna di Campiglio e del Jon Olsson Invitation in Svezia. Ci siamo capiti… 

La sfida ora per lui è quella di costruire un tracciato mai visto prima, non uno Slopestyle, non un Big Air, ma uno Backcountry Freestyle. 

I rider sono subito rimasti entusiasti del suo lavoro. I primi metri prevedono due linee, una preparata composta da un quarter pipe ed un gap kick con landing off piste. La seconda per i Freeride Oriented prevede un kick più piccolo ed un grosso Drop. 

La parte centrale, backcountry, prevede tre opzioni due kick di medie dimensioni e un drop per poi entrare nella parte finale lasciata completamente naturale. 

Ogni atleta potrà così realizzare dai 4 ai 6 trick per discesa. Ogni rider ha due round in scontro diretto contro un membro del Team avversario. 

Stasera presso il MallSport di Santiago i capitani decideranno le heat di ogni sfida. 

Vivere giorno per giorno a contatto con i rider mi permette di conoscere il loro background sportivo, capire da quante diverse strade si puo’ giungere al medesimo punto, essere nell’elite del Freeride mondiale e partecipare allo Swatch Skiers Cup in Chile.

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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