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Tanta neve sulla VolatA, Brignone: “Ma il fondo è duro grazie al gran lavoro fatto nei giorni scorsi”

Tanta neve sulla VolatA, Brignone: “Ma il fondo è duro grazie al gran lavoro fatto nei giorni scorsi”. Come previsto, nevica abbondantemente sulla pista “La VolatA” di Passo San Pellegrino, in Val di Fassa, dove sabato 24 e domenica 25 febbraio si disputano due supergiganti femminili valevoli per la Coppa del mondo. Per l’Italia saranno al via Si tratta di Marta Bassino, Federica Brignone, Laura Pirovano, Roberta Melesi, Nicol Delago, Nadia Delago, Teresa Runggaldier, Vicky Bernardi e Sara Thaler.

Il pendio trentino ospitò nel 2021, in piena epoca covid, una gara del circuito, un altro supergigante, che venne vinto da Federica Brignone davanti a Lara Gut-Behrami e Corinne Suter, con Elena Curtoni quarta, Francesca Marsaglia quinta e Marta Bassino sesta.

La classifica generale dopo 31 gare su 41 vede al comando Gut-Behrami con 1414 punti davanti a Mikaela Shiffrin con 1209 e Brignone con 1128. Il supergigante dopo sei gare su dieci registra la leadership di Gut-Behrami con 360 punti davanti a Corelia Huetter con 355, Brignone è terza con 326.

Federica Brignone è pronta nuovamente a stupire dopo il positivo fine settimana di Crans Montana che ne ha rilanciato le ambizioni. “C’è veramente tanta neve pesante, gli addetti avranno tanto lavoro in pista – spiega la valdostana -, ma gli organizzatori hanno lavorato bene nelle scorse settimane, sotto il fondo è duro e sicuramente partono da una situazione migliore rispetto ad altre piste. Quattro anni fa vinsi qui il supergigante, è unatracciato tecnicamente abbastanza facile, per questo motivo non bisogna sbagliare nulla, rimanere sempre nel ritmo giusto, mantenere velocità per la parte finale che è abbastanza piatta. Ci son ancora quattro supergiganti, tuttavia penso solo a sciare al 100%, esattamente come è successo a Crans Montana. So che il mio livello è alto, è difficile arrivare sempre nelle prime posizioni, ma voglio giocarmi il podio ad ogni occasione”.

Bassino è galvanizzata dal doppio podio svizzero: “Troveremo condizioni difficili, ma siamo pronte a ogni condizione. La pista è bellissima, gli organizzatori sono pronti a tutto per liberare il tracciato dalla neve. Qui mi piazzai al sesto posto quattro anni fa, non male. C’è il piano finale che è smepre un po’ il mio tallone d’achille, cercherò di trovare l’escamotage per portare fuori velocità. Il fine settimana di Crans Montana mi ha dato tantissimo in termini di fiducia e consapevolezza, voglio portarmele dietro anche in questi due giorni”.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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