Quando Hirscher è andato sul due a zero in finale con Hargin la partita era già praticamente chiusa. E a pensare di chiudere la partita ci si è messa la Kirchgasser, o meglio la Hansdotter che ha dovuto tirare oltre l’impossibile per cercare di andare sul due a uno. Niente da fare, Kirki l’ha battuta e con un sonoro tre a zero l’Austria si è aggiudicato il primo oro di questo "suo" Mondiale. Per chi piace questo tipo di gara è stato divertente, soprattutto per un pubblico in vero delirio. Qualche preoccupazione quando Zubcic si è scontrato con Neureuther al primo turno, invadendo la sua corsia. Chissà forse bisogna cambiare qualcosa, le distanze tra i due percorsi ad esempio, ma questo è un particolare. Di tecnico qui c’è poco, vince solo la suspance del testa a testa che ha comunque il suo perché. C’è da dire, se avesse vinto l’Italia saremo qui a celebrare il team Event come una grande gara. Che proprio grande non è. Al terzo posto si è classificata la Germania che ha battuto il Canada. L’Italia? Usciti subito, agli ottavi, battuti dalla Repubblica Ceca per tre a uno con la sola Elena Curtoni a vincere la sua batteria. Hanno infatti perduto Simoncelli, Nani e Chiara Costazza. Ricordiamo una piccola polemica in Casa nostra quando Deville, chiamato apposta per quest gara, ha rinunciato a prendere il via, con la successiva protesta di Plancker che avrebbe potuto portare un’altra ragazza, probabilmente Lisa Agerer, pur sempre come riserva o in gigante. Capitolo chiuso, onori all’Austria e a un Hirscher che è sembrato in grandissimo spolvero. La sfida con Ted Ligety è apertissima per il gigante, mentre per lo speciale…
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