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Telemark: dopo la tappa di Livigno Elie Nabot e Jasmine Taylor vicini alla Coppa

Telemark: dopo la tappa di Livigno Elie Nabot e Jasmine Taylor vicini alla Coppa. Grande successo sportivo e di partecipazione popolare, a Livigno, per la tappa della FIS Telemark World Cup, che ha animato questa metà di marzo grazie a tre giorni di competizioni al più alto livello mondiale.

Le gare, che si sono tenute presso la SITAS Ski Area, hanno messo in mostra un alto livello tecnico e un apprezzabile spirito competitivo: la ricetta perfetta per delle sfide all’ultima piega. 60 gli sciatori presenti al via, con atleti in rappresentanza di 12 nazioni, sintomo di un ambiente in costante crescita, nonostante la storicità della disciplina. Svezia, Francia, Svizzera, Norvegia, Repubblica Ceca e Italia le squadre più rappresentate, con il talento di casa Giacomo Bormolini, atteso protagonista di una tre giorni sulla neve in cui ha iniziato a sciare e dove ha conosciuto il telemark.

Primi vincitori di tappa, i francesi Elie Nabot e Tan Bouquet, che nella gara di mercoledì 13 si sono imposti nel recupero della sprint. Per Elie, in testa alla classifica maschile overall, è stata una prova maiuscola, chiusa con un netto vantaggio sull’azzurro Raphael Mahlkecht, e sull’altro francese, Tran Rostolan.

Anche tra le donne massiccia presenza transalpina, con Camille Bourbon terza, dietro alla vincitrice Bouquet e alla britannica Jasmine Taylor.

Una Taylor, prima in classifica generale, che ha saputo confermare il secondo posto anche giovedì 14. Nella nuova gara sprint, si è pèiazzata alle spalle della norvegese Kaja Bjoernstad Konow, ma davanti alla francese Laly Chaucheprat.

Nella gara maschile, ancora sul podio Nabot, secondo, dietro al connazionale Noe Claye e davanti al norvegese Nygaard Loeken Trym. Quinto un ottimo Giacomo Bormolini, la cui performance, insieme allo splendido sole di giornata, ha infiammato il pubblico di casa.

Chiude la tre giorni l’evento “Classic” di venerdì 15 maggio, che ha visto trionfare Nygaard Loeken Trym, seguito dai francesi Noe Claye e Yoann Rostolan. Tra le donne, la solita Taylor sale sul podio per la terza volta in questa tappa, preceduta però da Tan Bouquet. Quest’ultima doppia la vittoria del primo giorno. nei premi anche la connazionale Laly Chaucheprat.

Il telemark, possiamo dire, sulle nevi del Piccolo Tibet, è davvero tornato a casa.

Ha riallacciato i fili con una tradizione di lungo corso, che a Livigno ha sempre trovato terreno fertile. Tanto in ottica agonistica quanto dal punto di vista più prettamente culturale.

Nel corso degli anni, infatti, gli appassionati della disciplina, qui hanno sempre trovato una sorta di seconda casa. Perché la località che si è dimostrata pronta e ricettiva nella promozione di uno sport molto amato dai suoi praticanti. Un gesto di assoluta eleganza sugli sci, che ha estimatori in tutto il Mondo.

Livigno ha ospitato un appuntamento extralarge, per la gioia dei tifosi e dei numerosi turisti presenti. Il recupero di una gara sprint inserito ad inizio programma, mercoledì 13, ha permesso a tutti gli appassionati accorsi a bordo pista di godersi tre giorni consecutivi di discese e di grandi emozioni.

Una scorpacciata di telemark, che ha sicuramente contribuito a diffondere i valori di questa disciplina così unica e spettacolare.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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