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Tobias Kastlunger, una manche capolavoro che regala tante certezze

Tobias Kastlunger, una manche capolavoro che regala tante certezze
Terzo tempo di manche, 29 centesimi soltanto dietro alla perla di Henrik Kristoffersen, 12 posizioni recuperate e top 15 presa, fatto importantissimo per alimentare la starting list.

La prestazione di Tobias Kastlunger, senza esagerare, è stata strepitosa! Per tanti motivi: si è trattato di uno slalom con due manche difficilissime, dove individuare la tattica giusta si è rivelato fondamentale. Scendere alla “O la va o la spacca” oggi non ha premiato. Nel primo tratto non si poteva fare troppa differenza, per cui precisione e basta. Nel tratto mediano era il punto dove poter guadagnare e Tobias ha fatto registrare il secondo e terzo parziale. Poi le ultime 15 porte dove bisognava capire che era necessario cambiare il gesto: e anche lì ha uno dei migliori tempi.

Poi c’è tutta l’emozione di essere al primo Mondiale e possiamo assicurare che anche se gli avversari sono sempre gli stessi, è tutta un’altra cosa rispetto a una gara di Coppa del Mondo. Insomma, lo slalom iridato di Courchevel ci restituisce un atleta sul quale puntare per tanti anni. QUundi, non solo Vinatzer!

Ecco le prime considerazioni post gara di Tobias Kastlunger: “Ho fatto qualche punto Fis, sono veramente contento della mia seconda manche. E’ la conferma del decimo posto fatto ad inizio stagione nello slalom di Val d’Isère, poi ho attraversato un periodo difficile ma non ho mollato, per cui posso ritenermi contento”.

Il direttore tecnico Massimo Carca traccia il bilancio conclusivo sul versante maschile: “Vinatzer ha meritato il bronzo perché ci ha creduto, effettivamente ha lasciato qualche decimo nella seconda parte di entrambe le manches, dove pensavamo facesse la differenza, probabilmente la neve era n po’ morbida e con la sua potenza è un po’ sprofondato, bisogna lavorare sulla scorrevolezza ed è per questo motivo che sta facendo tanto gigante. Tutti non hanno mai smesso di lavorare seriamente anche nei momenti difficili della stagione, però i segnali ci sono stati, gli atleti più giovani hanno fatto la loro migliore performance e mi riferisco allo stesso Vinatzer, Kastlunger, Schieder e Della Vite”. Tobias Kastlunger una manche Tobias Kastlunger una manche

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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