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Tommy Ford, il nuovo talento americano

Dopo due manche condotte in quel modo non ci possono essere dubbi: a Beaver Creek è nato il nuovo talento americano e il suo nome è Tommy Ford. Il 30enne di Bend, nell’Oregon,  è stato autore di due manche da manuale che gli permettono di centrare il primo successo della carriera.

Ford, nella gara di casa, prende idealmente l’eredità di un Ted Ligety, ancora fra i migliori, ma non più competitivo per la vittoria. Ford chiude con il tempo di 2’31″25 una gara difficile, con meteo molto variabile: dalla neve alla nebbia, con molti atleti davvero in difficoltà.

Non è che non ci si fosse mai accorto di lui, ma è sempre stato bravo a metà. Una manche bella, l’altra così e così. In realtà nel giogante di apertura di Sölden aveva impressionato in entrambe, ma non essendo più di primo pelo, ci si era abiutati a considewrarlo un ottimo atleta, ma incompiuto.

Questa volta però è diverso. O quantomeno, lo si guarderà con occhi meno distratti. Perché se scierà come oggi ci regalerà tanto, ma tanto divertimento. Vederlo sciare è un vero spettacolo.

Non chiamiamola perfezione, perché nonostante tutto qualche difettuccio ce l’ha, però quando la testa ti sostiene in quel modo, puoi anche permetterti di commettere qualche imperfezione. Di sicuro ha l’innato istinto di tenere le punte degli sci verso il traguardo e mai verso monte.

È lo fa in modo naturale, ovvero, non deve pensarci. E questo è un valore aggiun to di valore inestimabile.

Henrik Kristoffersen si deve accontentare del secondo posto a 80 centesimi da Ford, mentre terzo è l’altro norvegese Leif Kristian Haugen, con 1″23 di ritardo. Poi lo sloveno Zan Kranjec e quindi il primo dei francesi, Victor Muffat Jeandet.

Il migliore degli azzurri è, ancora una volta, Luca De Aliprandini, in gara in mezzo alla nebbia fitta nella prima manche e poi 14° alla fine. A punti va anche Hannes Zingerle con il 27° posto finale. Fuori nella seconda manche Riccardo Tonetti, il terzo azzurro capace di qualificarsi dopo la prima frazione di gara.

Gran rammarico per Manfred Moelgg nella prima manche, che nonostante le difficoltà di visibilità scarsa, era perfettamente in linea per un tempo da primi sei della classifica. Purtroppo, il campione di San Vigilio di Marebbe si è inclinato troppo e ha toccato con lo scarpone sulla neve scivolando fuori dal tracciato.

Non si erano qualificati: Andrea Ballerin, Dominik Paris, Giulio Bosca e Simon Maurberger.
L’americano Ford indossa anche il pettorale rosso di leader di disciplina grazie ai 150 punti fin qui accumulati.

Alle sue spalle Faivre con 120 e Pinturault, oggi 17°, con 114. La generale è sempre guidata da Matthias Mayer, oggi 19°, con 233 punti, davanti a Vincent Kriechmayr con 212 e a Dominik Paris con 204.
La Coppa del mondo maschile si trasferisce ora in Val d’Isère per un gigante e uno slalom.

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).