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Vancouver: i perchè di un fallimento secondo Much Mair e le Azzurre

Much Mair: "E’ la peggior gara della stagione e sinceramente non riesco a spiegarmi tutte le ragioni. E’ chiaro che le condizioni non erano le migliori, però nessuna nelle quindici è un po’ pesante. Mi aspettavo una reazione un po’ più decisa. Sono stati molti gli errori e su questo tipo di tracciato si pagano enormemente. Pensiamo allo slalom di domani, cercando di dimostrare il vero valore di queste ragazze".

Manuela Moelgg: "Non avevo buone sensazioni fin da questa mattina, avrei preferito concludere la gara ieri, ma non era possibile. Ho sbagliato subito all’ingresso del primo muro e poi di nuovo nella parte bassa, come già nella prima manche. Penso già allo slalom anche se so che questa neve non è proprio adatta alle mie caratteristiche. In ogni caso, sono qui per lottare per una medaglia e di certo ci proverò con tutte le mie forze".

Denise Karbon: "Sono partita per far bene nella seconda manche pur sapendo di non avere grosse chances, purtroppo la mia gara è finita ieri. Lo slalom mi sembra piuttosto ripido e impegnativo e  penso che si potrà provare a fare una gara importante: quello che non è successo nel gigante".

Nicole Gius: "Ho avuto problemi nel tenere la linea migliore  e ho portato il ritardo fino in fondo. C’è ancora lo slalom, l’Olimpiade non è finita".

Federica Brignone: "Sono arrabbiata perché avrei potuto fare bene, anche se era molto difficile vedere per terra e ti trovavi nelle buche senza neppure accorgerti. Non conta il fatto di essere alla prima Olimpiade – ha detto Federica Brignone -, se mi hanno portata qui è perché avrei potuto giocarmi una medaglia come tutte le mie compagne. Non ci sono scuse, le più forti vincono in qualunque condizione".

 


 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi.

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