E sono cinque! Con la medaglia di bronzo conquistata a Vancouver, Armin Zoeggeler ha portato a cinque le sue medaglie Olimpiche in cinque edizioni dei Giochi. Niente male il ragazzo. Sul budello di Whistler non ha mai dimostrato grande sicurezza. Con la partenza abbassata poi, anche le più lontane chance di battere i tedeschi se n’erano andate. La partenza non è il suo forte e i mezzi di Loch e compagni sono più performanti. Comunque Armin è riuscito a recuperare una situazione che si era resa molto difficile dopo la terza manche, condotta a termine con un grave errore alla partenza e su una curva a metà, presa troppo alta. La quarta manche è però stata perfetta e con il terzo miglior tempo parziale ha portato a casa la medaglia.
Per la cronaca il tedesco Felix Loch, vincitore della medaglia d’oro, ha avuto la meglio sul connazionale David Moeller, sempre grazie a una terza frazione record che gli aveva consentito di portare il proprio vantaggi a +0.520.
Zoeggeler ha difeso il bronzo contando solamente su 0.22 centesimi sul fortissimo russo Albert Demtschenko e 240 millesimi sull’altro tedesco Andi Langenhan.
La cronaca della quarta manche si è rivelata dalle mille emozioni.
Langenhan si trova in vantaggio su Pfister di 15 centesimi a metà gara, che poi diventano 19, poi scendono a 14 e risultano alla fine 97 millesimi.
Ecco Demtschenko: il russo ha spesso patito Zoeggeler in passato, ma già alla partenza è in vantaggio di 11 centesimi, al secondo rilevamento sono solo 5 centesimi, al terzo appena uno, al quarto diventano 10 e sul finale ce la fa con 224 millesimi (48.487)
Ecco Armin, il bronzo è alla sua portata, nove volte vincitore della Coppa, due titoli olimpici, un argento, un bronzo… Ecco la sua discesa: al primo rilevamento ha solo 2 centesimi di vantaggio, al secondo diventano 4, quindi aumenta il vantaggio, piccola incertezza ma siamo a 5 centresimi, poi si scende a 4 e al traguardo sono 30 centesimi, miglior tempo di manche con 48. 459.
Dopo Armin, David Moeller scende tranquillo forte di mezzo secondo di vantaggio, spazio che aumenterà al traguardo: 611 millesimi. Per Felix Loch l’ultima discesa è quasi una formalità, eppure anche nella discesa conclusiva fa segnare il miglior tempo di manche con 48.171: è oro con 689 millesimi di vantaggio sul compagno di squadra.
La giornata si conclude così con due medaglie di bronzo per i colori azzurri.
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