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Vinni, Razzo, Simon e Tommy: 4 nei top 12, è una bell’Italia

Vinni, Razzo, Simon e Tommy: 4 nei top 12, è una bell’Italia
Quattro Azzurri nei primi 12 posti in uno slalom non si vedevano da tempo. Bando ai trascorsi, la prestazione di questa sera sul Canalone Miramonti è degna di lode.

I nostri sciano bene e se da Manni Moelgg non possiamo pretendere la luna, siamo certi che Stefano Gross sia in grado di infilarsi bene anche lui nella lotta. Insomma, Alex Vinatzer non è da solo. Giuliano Razzoli dopo il nono posto della Val d’Isère si è confermato con una settima piazza che è più di una conferma. Come giudicare poi il decimo di Simon Maurberger? Sulla 3Tre non ti puoi inventare nulla, per cui questo segnale è importantissimo per un atleta che sta cercando di buttarsi alle spalle un grave infortunio.

Poi c’è Tommaso Sala che stiamo aspettando da diverse stagioni. Ne ha passate parecchie anche lui, ma questa sera ci ha dato la conferma che la sua posizione sugli sci è quella giusta. Certo, per emergere dovrà mollarli di più quegli sci. È importante però che vi sia una progressione, perché nella testa scattano anche diversi pensieri. Essere lì, lì, tra il dentro e fuori qualche blocco te lo può anche far venire. 12* in Val d’Isère, 12° a campiglio, i suoi migliori risultati in carriera: funziona!

Sentiamo gli Azzurri, allora, nelle loro dichiarazioni del dopo gara.

Alex Vinatzer:Mi sono gasato forse un po’ troppo presto quando mi sono visto avanti con sei decimi (ride ndr), invece alla fine sono arrivato nuovamente quarto. Ho reagito dopo una brutta prima manche, ho attaccato nella parte alta, ho sbagliato ancora un po’ sul muro e nella parte finale potevo andare ancora più forte e mi è costato il podio: ho reagito e quello mi fa piacere. Maledizione dell’ultima porta? Faremo tutti meglio la ricognizione, purtroppo è davvero un attimo come si è visto sia con me che con Noel oggi. I segnali sono buoni, ho fatto due belle gare. La sciata c’è, dobbiamo rifinire prima di Zagabria sono fiducioso per gennaio. Ora c’è natale, poi Zagabria e solo dopo penseremo al resto

Giuliano Razzoli:Ho fatto un’ottima manche, mi brucia aver lasciato giù qualche centesimo. Forse un paio d’imperfezioni di troppo, anche se la pista era già un po’ segnata, quindi bisognava tirare e non si riusciva a far tutto con estrema precisione. Nel complesso sono soddisfatto della manche

Simon Maurberger:Ci voleva un risultato del genere, soprattutto a Campiglio che per me è la gara più bella dell’anno. Meno male che è tornato il pubblico perché è incredibile trovare tutti all’arrivo, sentirli mentre scendevo che caricano tantissimo. Dopo il primo slalom stagionale, che non è andato bene, ho dovuto riassettare un po’ la testa e son partito con un buon feeling già ieri: sono molto contento

Tommaso Sala:Ho fatto un po’ di fatica la prima parte perché la neve è cambiata molto, perdevo un po’ di quota non trovando buone sensazioni. Entrando nel muro mi son sentito bene, anche nell’ultima parte rispetto alla prima manche. E’ comunque un buon risultato che mi porta condizione e fiducia e devo continuare su quest’onda positiva”. Vinatzer e Razzo al

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).