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40 milioni faranno rivivere gli impianti di Torino2006

Ecco la lettera integrale che il Presidente del Comitato Alpi Occidentali Pietro Marocco ha inviato alle istituzioni politiche e sportive italiane dopo che la Camera dei Deputati ha approvato la mozione sulla destinazione dei fondi avanzati nel bilancio dell’Agenzia Torino 2006. 
in qualità di Presidente del Comitato regionale della Federazione Italiana Sport Invernale e a nome delle società sportive affiliate al nostro Comitato, esprimo grande soddisfazione per l’approvazione alla Camera dei Deputati della mozione sulla destinazione dei fondi avanzati nel bilancio dell’Agenzia Torino 2006. I 40 milioni risparmiati dall’Agenzia, grazie ad un’oculata gestione dei fondi stessi ed ai ribassi d’asta, possono costituire la base ed il volano degli investimenti che saranno necessari nei prossimi anni per mantenere in perfetta efficienza un parco di impianti per gli sport invernali che ha pochi eguali nel mondo. 

Più volte abbiamo preso posizione per segnalare il pericolo che i trampolini di Pragelato e la pista di Cesana-Pariol venissero abbandonati a se stessi o sotto-utilizzati proprio nella stagione invernale, la più intensa dal punto di vista agonistico per le discipline afferenti alla nostra Federazione. Se questo pericolo è stato evitato lo dobbiamo all’impegno bipartisan di tutte le forze politiche, che hanno dato un esempio importante di quello che può e deve essere il ruolo della politica nella vista sociale ed economica del nostro Paese e del nostro territorio. Siamo sin d’ora disponibili a mettere a disposizione degli Enti pubblici e della Fondazione XX Marzo l’esperienza, le professionalità e le conoscenze tecniche che, a livello regionale, la nostra Federazione possiede. Abbiamo sempre e in tutte le sedi ribadito che la possibilità di organizzare eventi di rilevanza internazionale come le gare di Coppa del Mondo ed i Mondiali di bob, slittino, skeleton, sci nordico e salto era ed è legata alla perfetta efficienza degli impianti. Nel nostro territorio il know-how non manca di certo. Lo dimostra il successo tecnico ed organizzativo dei Mondiali di Slittino del gennaio scorso. Lo dimostra il fatto che il Presidente della Federazione Internazionale di Bob e Skeleton è un piemontese: quell’Ivo Ferriani che ha diretto e gestito l’impianto di Cesana prima e durante le Olimpiadi. La professionalità ed il patrimonio di rapporti internazionali di Ivo, che abbiamo l’onore di annoverare tra i Consiglieri del nostro Comitato, costituiscono un patrimonio prezioso nella fase in cui si dovrà impostare la gestione di quella che l’Assessore Regionale Alberto Cirio ha definito la “Coverciano della Neve”. Vorrei inoltre ricordare che professionalità ed esperienze di altissimo livello sono presenti nel nostro territorio per quanto riguarda tutte le discipline invernali: dallo sci nordico al salto, dallo sci alpino allo snowboard-half pipe, dal freestyle al carving. La “Coverciano della Neve” può e deve riguardare un ampio spettro di discipline e di specialità. 

Rimaniamo convinti che in Piemonte sia possibile far crescere anche quelle discipline che hanno al momento pochi praticanti ma che, in futuro, potrebbero vedere la nascita di nuovi talenti, se adeguatamente aiutate in termini organizzativi. La FISI piemontese conferma dunque l’interesse e l’intenzione di fare del complesso di Cesana-Pariol un Centro di addestramento e allenamento federale per il bob, lo slittino e lo skeleton, così come intorno e grazie ai trampolini di Pragelato può nascere un centro di addestramento e allenamento per il salto e la combinata nordica. 

Ora che la destinazione dei fondi residui dell’Agenzia Torino 2006 è certa, la FISI, il CONI, il Governo, il Torino Olympic Park, la Regione, la Provincia , i Comuni e le associazioni imprenditoriali e sportive dell’Alta Valsusa devono sedersi al più presto intorno ad un tavolo, per iniziare a lavorare alla realizzazione di una scuola federale e di un centro di formazione per il bob, lo slittino e lo skeleton; un centro che avrebbe una sua attrattiva internazionale per allenamenti, gare e discese turistiche. L’importante è che Enti pubblici, CONI e FISI condividano una strategia che abbini la gestione degli impianti con l’attrazione di nuovi eventi agonistici; eventi sui quali, è bene ricordarlo, la nostra Federazione ha competenza, sia in sede di candidatura che nella fase di affidamento dell’organizzazione. In qualità di naturali interlocutori istituzionali delle Federazioni internazionali, siamo sin d’ora disponibili a lavorare con tutti gli attori interessati a garantire un futuro agli impianti olimpici delle Valli di Susa e Chisone. Siamo convinti che la gestione che sarà impostata nei prossimi mesi non sarà esclusivamente “assistenziale”. Innanzitutto perché la promozione dello sport fa parte dei compiti istituzionali di molti dei soggetti che saranno coinvolti: e la promozione non è mai assistenzialismo, se correttamente intesa.

Mantenere aperti in inverno gli impianti di Cesana e Pragelato arricchisce inoltre l’offerta turistica delle montagne olimpiche: e il turismo, anche sostenuto dalla mano pubblica (quando è lecito e necessario), significa economia e posti di lavoro. Quello che la FISI intende lanciare con questa lettera aperta (che intendiamo veicolare all’opinione pubblica, attraverso i media) alle istituzioni piemontesi e alle associazioni valsusine è un semplice segnale di presenza e di disponibilità: vogliamo giocare la partita della valorizzazione degli impianti olimpici, perché in essa è in gioco il futuro delle discipline invernali. 

Nella speranza di incontravi al più presto per valutare quanto e come la FISI potrà fare in tal senso, mi è gradito porgerVi il mio più cordiale saluto. 

Pietro Marocco 

Presidente Comitato regionale FISI – Alpi Occidentali 

 

I Sindaci dei Comuni olimpici di montagna: Bardonecchia, Cesana Torinese, Chiomonte, Claviere, Pinerolo, Pragelato, Prali,  Sauze d’Oulx, Sestriere, Torre Pellice, appresa la felice notizia che la mozione di utilizzo dei fondi risparmiati da AGENZIA 2006 è stata approvata  alla Camera dei Deputati il 28/7/2011,  ringraziano tutti gli Onorevoli Piemontesi che con sabaudo buonsenso hanno sostenuto in modo bipartisan tale approvazione.
Auspichiamo che gli stessi Comuni siano coinvolti da subito in un organico progetto di utilizzo degli impianti dove la MONTAGNA OLIMPICA diventi protagonista del proprio futuro sedendosi ad un tavolo di "regia istituzionale".

Bardonecchia, Cesana Torinese, Chiomonte, Claviere, Pinerolo, Pragelato, Prali,  Sauze d’Oulx, Sestriere, Torre Pellice.   

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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