Il 1° settembre Loano si è tinta di lutto: Christian Herin, maestro di snowboard e figura conosciuta nella comunità valdostana, è precipitato durante lavori in quota
In un pomeriggio lucido e tranquillo, la vita di Christian Herin si è consumata nell’istante in cui stava eseguendo un intervento edilizio particolare, di quelli che richiedono non solo abilità, ma anche coraggio. Era il 1° settembre quando il 44enne, originario di Valtournenche e da tempo residente ad Alassio, è tragicamente precipitato da un tetto a Loano, mentre lavorava per una ditta specializzata in edilizia acrobatica. Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare, nonostante l’immediato intervento dei soccorsi
Un uomo che univa montagna e mestiere
Maestro di snowboard e per un periodo direttore della scuola sci di Valtournenche, Cristian incarnava la passione per la montagna in ogni gesto. Era rispettato da colleghi e allievi, non solo per la competenza tecnico-educativa, ma anche per l’umiltà con cui trasmetteva amore per la neve e le sue sfide
Quando non era sulle piste, affrontava scapoli tetti con la stessa determinazione, spinto da una professionalità che lo distingueva nel panorama artigianale della Regione. Anche in quell’ambito, il suo impegno era accompagnato da una sensibilità che ne faceva non solo un operaio esperto, ma un punto di riferimento tra i colleghi.
La comunità in lutto
La notizia della sua scomparsa ha smosso profondamente la comunità valdostana e alassina. Nei social e nei cuori di molti emerge il ricordo di un uomo che viveva con intensa autenticità: maestro, artigiano, persona che non ha mai tenuto separate le proprie passioni dalla propria vita. La Valtournenche e Alassio, unite nel dolore, rendono omaggio a un figlio che ha saputo incarnare la bellezza della montagna e la dignità del lavoro.
Addio tra monti e vetrocemento
Christian Herin era un uomo che credeva nella fatica come via di crescita: fosse imparare a sciare al mattino presto o costruire con cura. In quell’istante fatale, è venuto meno un equilibrio, e con lui una figura che conosceva la bellezza del gesto semplice, dell’orizzonte vero. Che la terra ti sia lieve, maestro.
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