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Addio Parisotto, fondatore di Scarpa

Domenica 3 agosto è scomparso Francesco Parisotto, capostipite della famiglia fondatrice dell’azienda Scarpa. Figura centrale nella storia dell’azienda Parisotto è spirato nella tarda serata di domenica 3 agosto all’età di 98 anni.

Nel 1956, insieme ai fratelli Luigi e Antonio, Francesco Parisotto prese le redini di Scarpa, guidandone con passione e lungimiranza la trasformazione da piccola realtà artigiana a punto di riferimento mondiale nel settore delle calzature outdoor.

Per Francesco, Scarpa è stata molto più di un’azienda: è stata il sogno che ha coltivato e fatto inarrestabilmente crescere, il progetto di una vita intera. Animato da una visione aperta al mondo, Francesco Parisotto ha forgiato un nuovo modello d’impresa caratterizzato dalla autenticità, dall’innovazione e dalla qualità. Un modello che ha radici nel territorio e che ha saputo guardare al mondo intero.

 

Scarpa una storia di famiglia per Parisotto

Sotto la sua guida, Scarpa è diventata ambasciatrice dello spirito della montagna, ispirando generazioni di appassionati, alpinisti e sognatori in tutto il mondo. Un’eredità che oggi vive grazie ai suoi figli Sandro e Cristina, alla guida dell’azienda, che continuano con orgoglio e coerenza il cammino tracciato dal padre.

Insieme a tutta la comunità SCARPA – dipendenti, collaboratori e partner – si impegnano ogni giorno a portare avanti la visione del padre, alimentando quella passione che ha reso l’azienda un simbolo di eccellenza e di autenticità.

Nato nel 1927 a Coste di Maser (TV), Francesco crebbe in una famiglia profondamente legata alla cultura del lavoro e alla tradizione contadina veneta. Alla fine degli anni 40 iniziò a lavorare nel mondo della calzatura, dando vita con i fratelli alla prima attività produttiva, fino all’acquisizione di Scarpa.

I funerali si svolgeranno mercoledì 6 agosto alle ore 10 presso la cattedrale di Asolo.

About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...

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