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Alimentazione. Sci: la patata, energia e versatilità

Versatili e amate in tutto il mondo, le patate sono immancabili anche in montagna: fritte, al forno o lesse accompagnano spesso la pausa dello sciatore. così cambia l’impatto nutrizionale secondo il metodo di cottura

La patata è uno dei tuberi più diffusi al mondo, introdotta in Europa nel XVI secolo dalle Ande peruviane. Da alimento inizialmente guardato con diffidenza, è diventata presto una base della dieta quotidiana, grazie alla sua capacità di fornire energia, versatilità in cucina e ottima conservabilità in climi rigidi.

Caratteristiche nutrizionali

Le patate sono composte per circa l’80% da acqua e rappresentano una fonte preziosa di carboidrati complessi. In 200 g di patate lesse troviamo:

Energia: ~160 kcal. Carboidrati: 35 g. Proteine: 4 g. Grassi: <1 g. Fibre: 3 g

Sono ricche di potassio, utile al corretto funzionamento muscolare e alla prevenzione dei crampi, e contengono vitamina C, vitamine del gruppo B e tracce di ferro e magnesio.

PATATE LESSE

Leggere e digeribili (160 kcal/200 g), sono ideali prima di un’attività di endurance come lo sci, specie se abbinate a proteine leggere (uova, formaggio light…)

patate al forno

Con olio extravergine salgono a circa 200 kcal, ma restano equilibrate. L’uso di erbe aromatiche come rosmarino o salvia ne potenziano le proprietà antiossidanti: ottime sia prima che dopo la sciata.

patate fritte

Una porzione da 200 g supera le 500 kcal e 25 g di grassi. Appaganti ma poco indicate prima dell’attività: meglio come gratificazione post sciata.

Impatto sulla performance

Prima della sciata, la scelta ideale sono patate lesse o al forno, che forniscono energia costante e favoriscono l’idratazione grazie al contenuto di potassio. Dopo lo sforzo, possono contribuire a reintegrare le riserve di glicogeno, soprattutto se accompagnate da proteine. Le fritte, pur gratificanti, vanno considerate uno sfizio più che un supporto funzionale alla performance.

conclusioni

Le patate restano un alimento chiave nelle cucine di montagna. La differenza non sta tanto nel tubero in sé quanto nel metodo di cottura: può trasformare un piatto leggero e utile allo sportivo in una tentazione calorica. La scelta consapevole permette di godere del loro gusto senza compromettere il rendimento sugli sci.

indicazioni per lo sciatore
0 Lesse/al forno: ideali prima e dopo la sciata. Ottime come contorno energetico e leggero
0 Fritte: solo come sfizio post sciata, da limitare per non appesantire

I PRO

I CONTRO

Fonte di carboidrati complessi e potassio

Patate fritte → eccesso di grassi, calorie e sale

Buon contenuto di vitamina C e fibre (se consumate con la buccia)

Indice glicemico medio-alto se consumate senza fibre/proteine

Patate lesse/al forno = digeribili e sazianti

Frittura → rallenta digestione e performance

Versatili e facili da combinare

Questa rubrica, redatta da un Biologo abilitato e iscritto all’Albo professionale, ma ha scopo esclusivamente divulgativo e non costituisce prescrizione dietetica, terapeutica o programmi per la performance sportiva. Per piani alimentari personalizzati, gestione di patologie o ottimizzazione della performance, è fondamentale rivolgersi a un professionista sanitario qualificato


Il dott. Rudy Alexander Rossetto nasce a somma lombardo (Varese) nel 1977, è formatore della formazione olimpica coni e docente della scuola dello sport Coni Lombardia. Docente universitario a contratto, è presidente dell’ordine dei biologi della Lombardia. Collabora come chinesiologo e biologo nutrizionista in ambito professionistico con federazioni, atleti d’élite e squadre sportive, e ha sviluppato e brevettato metodi innovativi per la prevenzione, l’analisi e l’aumento della performance, tra cui spiderap®, labiomeccanica™, metodo r.a.p.® e bungeerap®, utilizzati a livello nazionale e internazionale. Da sempre dedito alla divulgazione scientifica, promuove stili di vita sani e l’uso della scienza per migliorare performance e salute.


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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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