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Alle 10:00 sulla Gran Risa dell’Alta Badia scatta il gigante dei giganti.

Alle 10:00 sulla Gran Risa dell’Alta Badia scatta il gigante dei giganti.. Aprirà le danze Alexis Pinturault seguito dal connazionale Mathieu Faivre e dell’elvetico Loic Meillard.

Col 4 lo sloveno Zan Kranjec che dovrà darci dentro perché dopo il buon terzo posto di Sölden è rimasto ben sotto il suo rendimento abituale: 10° nel parallelo di Lech, 10° nel gigante della val d’Isère e 18° nello slalom. I

n gigante deve riscattarsi anche il croato Filip Zubcic che affronterà il percorso col 4 dopo il nono posto dell’opening e l’out del gigante francese. È però galvanizzato dal podio ottenuto nell’ultimo slalom.

La gara entrerà nel vivo col numero 6, quel Marco Odermatt, due giganti due vittorie, ma il fenomeno elvetico farà di tutto per andare a conquistare il quarto successo di stagione.

Poi l’atleta su cui punta lo sci Azzurro, Luca De Aliprandini che ha anche un conto aperto col destino.

Quel quarto posto ottenuto in Francia per la super manche di Manuel Feller (oggi 16) è il segnale che il gigantista trentino oggi ha proprio un altro passo.

Sulla Gran Risa ha come migliori performance i settimi posti ottenuti nel 2016 e nel 2018, poi l’ottavo nel 2018.

Questa  la pista anche di Henrik Kristoffersen che anche se sta cercando ancora il migliore assetto nelle porte larghe, qui sul podio c’è salita tre volte. Primo nel 2019 e secondo nel 2015 e 2017, sempre alle spalle del sua bestia nera Marcel Hirscher.

Nella sua squadra ci sono anche i giovani fenomeni Braathen e McGrath, terzo l’anno scorso nella gara vinta da Pinturault, con Murisier sul terzo gradino del podio.

Bisognerà attendere il pettorale 22 per vedere il secondo dei nostri al cancelletto: naturalmente lo indosserà Giovanni Borsotti. Qui la pista ha le caratteristiche che lui ama di più. Sarà seguito col 24 da Riccardo Tonetti.

Si attende una nuova luce anche da Simon Maurberger che non ha ancora trovato il passo giusto, quello che aveva innescato prima dell’infortunio di Chamonix 2019.

Era ripartito la stagione scorsa ma dopo l’operazione per la rottura del crociato del ginocchio destro non era mai riuscito a incidere. Fin quando a febbraio 2021 è tornato sotto i ferri perché il menisco laterale gli provocava troppo dolore.

Ora sta cercando di riprendere il ritmo di due anni fa, ma non basta scioccare le dita. Si va avanti passo dopo passo facendo tesoro anche dei più piccoli segnali positivi. Sulla Gran Risa ha l’opportunità di scalare un altro gradino.

Sarà sicuramente differente l’atteggiamento di Alex Hofer (42) galvanizzato da quel 21esimo posto conquistato sulla Face de Bellevarde. È proprio questo il momento giusto per ripetersi, perché c’è bisogno di abbassare punti e pettorale. Col 44 toccherà ad Hannes Zingerle che ha sicuramente nelle sue corde il colpo della qualifica perché scia tecnicamente bene.

Rovina però spesso le sue performance con errori che gli tolgono questa opportunità. L’anno scorso a Bansko gli era riuscita due volte.

Diverso il discorso per i due Azzurri più giovani, Giovanni Franzoni e Filippo Della Vite che debuttarono in Coppa proprio sulla Gran Risa la stagione scorsa.

Giovanni (pettorale 46)  è partito molto bene quest’anno e il suo calendario gare è stato calcolato con una certa scientificità tra Coppa Europa e Coppa del Mondo per crescere sia in gigante che in superG.

Una programmazione che sta funzionando alla grande e ben tutelata da pressioni che arrivano da tutte le parti.

Pippo (pettorale 50) non ha ancora trovato il ritmo giusto quest’anno. Ma ci sta, a vent’anni nell’arena del Grande Sci bisogna approfittare del momento giusto senza farsi abbattere se la qualifica ancora non arriva.

La seconda manche è invece prevista alle 13:30. La pista è splendida, preparata ad arte come sempre! Gran Risa Alta Badia

L’ordine di partenza

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).