Doveva essere una festa di sport e di promozione turistica per le Dolomiti bellunesi. Invece, la tappa di Coppa del Mondo di Ski Cross prevista ad Alleghe il 16 e 17 gennaio 2026 non si farà. A decretarne l’annullamento non sono motivi organizzativi o tecnici, ma una questione di sponsor.
Durante il FIS Autumn Meeting di Zurigo, è stato infatti annunciato che il nuovo title sponsor quadriennale del circuito sarà il marchio turistico Azerbaijan. Un partner globale, che però va in netto contrasto con i brand istituzionali e turistici del territorio alleghese, sui quali il comitato organizzatore aveva costruito il progetto. Inevitabile, dunque, la rinuncia.
Un evento atteso e già pronto
Dopo il debutto nel 2024, Alleghe era pronta a ospitare nuovamente il circo dello Ski Cross. Gli organizzatori avevano già reperito i fondi necessari e avviato i lavori per la pista, immaginando due giorni di grande visibilità internazionale. Il comprensorio Ski Civetta, con i suoi 72 km di piste e il panorama unico sulle Dolomiti Patrimonio UNESCO, avrebbe offerto una cornice spettacolare all’evento.
La gara bellunese sarebbe stata la quarta tappa della stagione 2025/26, un passaggio importante anche in chiave preolimpica verso Milano-Cortina 2026. Un’occasione persa non solo per la comunità locale, ma anche per l’intero movimento italiano di Ski Cross, che proprio ad Alleghe aveva trovato una sede ideale.
I precedenti e il rammarico
L’esordio del 2024 aveva lasciato il segno: due giornate spettacolari vinte dallo svedese Erik Mobaerg e dalla canadese India Sherret, seguiti dai successi dei canadesi Reece Howden e Marielle Thompson. Gare intense, pubblico entusiasta e un tracciato apprezzato dagli atleti.
Il comitato stava già lavorando per replicare quel successo, con un percorso tecnico e sicuro, affiancato da un ricco programma di eventi collaterali. Tutto svanito, però, di fronte all’imposizione di un title sponsor considerato incompatibile con l’identità del territorio.
Una promozione che non premia
La vicenda solleva interrogativi sulla gestione della promozione negli sport invernali: fino a che punto è giusto imporre un marchio globale a discapito delle realtà locali? Nel caso di Alleghe, il risultato è chiaro: un evento di Coppa del Mondo che sfuma, e con esso una preziosa vetrina internazionale per un’intera comunità.
Il rammarico è grande. Come recita il comunicato del comitato: “Davvero un peccato”.
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