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ALPECIMBRA Fis Children Cup: dal 2 al 6 marzo

La neve giovane ha un suono tutto suo: vibra, trema, promette. E ogni inverno, in Alpe Cimbra, quel suono diventa coro. La stagione 2025/2026 entra nel cuore pulsante e il battito più forte, ancora una volta, arriva da Folgaria. L’ALPECIMBRA Fis Children Cup ritorna, cambia data, si allunga verso marzo e si presenta come si presentano solo gli appuntamenti che contano: con la calma dei classici e l’urgenza del futuro.

Il calendario si sposta in avanti, dal 2 al 6 marzo, per lasciare strada alle esigenze dei Giochi Olimpici.

Una scelta obbligata, certo, ma anche una scelta intelligente: respirare un altro mese significa arrivare alla gara con più maturità, più neve, più attenzione. Fabrizio Gennari lo ha spiegato al suo staff davanti a un piatto fumante del Niky’s di Trento, nella rituale apertura di stagione: meglio concentrare le energie, meglio proteggere i ragazzi da un febbraio caotico, meglio dare loro spazio per correre, crescere, sbagliare, riprovarci.

Marzo diventerà così un crocevia. Gennari lo sa bene: i Children avranno già un’agenda piena. Per questo il programma verrà compattato in cinque giornate, senza togliere respiro alle selezioni nazionali né alla fase internazionale. L’Alpe Cimbra custodirà, come sempre, i migliori under 14 e under 16 d’Italia nelle prime due giornate, tra i pali stretti dello slalom speciale e le geometrie del gigante. Prima, però, un rito che non invecchia: la sfilata dei Comitati, domenica 1 marzo, Folgaria in festa e gli occhi dei ragazzi che brillano come se fosse la prima volta.

Il 4 marzo, ancora a Folgaria, il mondo entrerà in scena:

la cerimonia d’apertura della fase internazionale anticiperà le due giornate finali, il 5 e 6 marzo, quando le promesse più pure dello sci alpino torneranno a sfidarsi sui pendii Martinella Nord e Agonistica. Piste collaudate, amate, osservate come si osserva un foglio bianco prima di scriverci sopra una storia. Piste con un parterre unico, così vicino al cuore dell’azione che sembra di sentire gli atleti respirare.

Riconosciuta?

E di storie, questo “Mondialino” ne ha scritte un’infinità. Qui hanno iniziato a brillare nomi che oggi non si pronunciano: li si ascolta. Mikaela Shiffrin. Henrik Kristoffersen. Sofia Goggia. Dominik Paris. Zrinka Ljutic. Lara Colturi. E poi la scintilla più recente, italiana e luminosa: Giada D’Antonio, tre volte nell’albo d’oro e già capace di mettere piede – e carattere – nel mondo dei grandi.

La prossima sarà la 65ª edizione, la 55ª valida come Criterium Internazionale.

Ogni cifra racconta un’eredità, ogni numero un capitolo. L’anno passato furono quarantatré le nazioni presenti, un arcobaleno di lingue, bandiere, stili, e la vittoria andò all’Italia: D’Antonio, D’Incà, Colturi, Vinatzer. Ragazzi che portano cognomi che già pesano e che qui hanno trovato un passaggio naturale verso qualcosa di più grande.

Il lavoro, intanto, non si ferma. Il meeting pre-natalizio del comitato organizzatore – Sci Club TTS in testa, affiancato dall’Apt Alpe Cimbra, dalla Polisportiva Alpe Cimbra e da Folgaria Ski – ha tracciato la rotta. Marzo sarà un mese di neve, eventi, visioni. E Fondo Grande sarà ancora il centro del mondo giovanile, l’arena dove tutto è possibile e niente è scontato.

Ma la festa non si misura solo in porte e cronometri. Ogni edizione porta con sé un altro angolo di magia: il Premio di Pittura, alla 57ª edizione, che il 21 febbraio farà di Piazza Fiera un grande laboratorio a cielo aperto. Centinaia di bambini proveranno a raccontare la montagna con pennelli e colori, dimostrando che lo sport non vive solo sulla neve: vive nella fantasia che la precede.

A marzo, l’Alpe Cimbra tornerà dunque a mostrarsi per ciò che è: un luogo in cui il futuro del nostro sci impara a stare in piedi, a tenere la linea, a trovare il coraggio. Un luogo dove, da sessantacinque anni, il bianco non è silenzio. È chiamata. E la risposta dei ragazzi, come sempre, sarà fragorosa

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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