Serataccia quella di ieri per il Presidente delle Alpi Centrali Claudia Giordani quando si è radunato il Consiglio per analizzare in particolar modo ciò che non è andato bene alle Elezioni Federali. "Ma si è rivelato un assalto unanime contro la mia persona, forse la peggiore serata della mia vita. Tre ore di offese dove è venuto fuori tutto e il contrario di tutto" – ha detto Claudia. "In particolare mi hanno rimproverato di non avere sostenuto a dovere il nostro candidato Carmelo Ghilardi, di non avere impedito ad Antonio Noris di candidarsi e di non avere preso accordi con Roda o con Conci al fine di sostenere l’uno o l’altro in cambio di posizioni di prestigio nel Consiglio. In realtà io avevo dato segnali chiari che secondo me la candidatura di Ghilardi era troppo debole. Avevo in effetti indicato Conci come possibile candidato, ma lo stesso consiglio mi aveva categoricamente rimbalzato dicendo che era inutile sostenere Conci e tantomeno Roda dal momento in cui il Comitato un Candidato ce l’aveva". Di fatto il Consiglio ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del suo Presidente con preghiera di volerne informare la Fisi. Claudia ha proceduto in tal senso ma questo atto non fa accadere nulla perché il Presidente va a casa se dà le dimissioni, oppure se le dà la maggioranza dei Consiglieri (ma decaderebbe anche l’intero Consiglio), oppure se la Fisi si accorge che il Comitato non fa il proprio dovere, cioò non organizza le riunioni di Consiglio, non tiene i conti, non organizza in pratica alcuna attività. Ciò ovviamente non è ancora successo, pertanto Claudia Giordani rimane al suo posto, a meno che: "Il Consiglio accetti la mia proposta, ovvero di assumersi ognuno le proprie responsabilità e in maniera sportiva rassegnino tutti quanti le dimissioni e non solo il Presidente. In questo caso, sarei la prima ad andare via".
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