Angelo Corradini lascia dopo 12 anni: raccolta un’eredità in ottima salute. Il testimone della Marcialonga passa di mano. Dopo 12 anni di presidenza, Angelo Corradini lascia la guida della granfondo trentina più amata al mondo, consegnandola a Tiziano Romito, 65 anni, commercialista e consulente storico della manifestazione fin dal 1987.
Un avvicendamento nel segno della continuità: Corradini ha guidato Marcialonga dal 2013, subentrando ad Alfredo Weiss, e lascia un evento in piena salute, premiato più volte come miglior granfondo mondiale di Ski Classics. Romito, a lungo al fianco dell’organizzazione in ruoli chiave – dai Mondiali di sci nordico del 1991 fino al collegio sindacale di Fiemme 2003 – conosce la macchina Marcialonga in ogni suo ingranaggio.

Un destino nel segno del 7 febbraio
Le coincidenze non mancano: Romito è nato il 7 febbraio 1960, la stessa data che ricorda la prima Marcialonga del 1971, l’oro olimpico di Franco Nones a Grenoble nel 1968, la prima gara mondiale in Val di Fiemme del 1991 e, nel 2026, il debutto olimpico dello sci di fondo a Lago di Tesero.
Una nuova fase collegiale
Nel suo discorso d’insediamento Romito ha sottolineato la volontà di costruire una gestione condivisa. Marcialonga, ha spiegato, è una realtà consolidata, e dopo la grande esperienza di Corradini è arrivato il momento di valorizzare ancora di più il consiglio direttivo e tutto lo staff. L’obiettivo è un modello collegiale, dove le decisioni siano frutto di un confronto aperto e operativo.
Il nuovo presidente ha annunciato una riunione già il 20 ottobre con i circa 50 capiservizio, cuore del volontariato che sostiene la manifestazione. Marcialonga, ha ricordato, è volontariato, ed è una macchina sana, con basi solide. La sfida non è solo sportiva, ma anche organizzativa e sociale.

Green direction
Tra le priorità del nuovo corso c’è la sostenibilità. Il futuro della Marcialonga, ha detto Romito, esclude discipline ad alto impatto ambientale. Servirà attenzione al green e alla possibilità di nuove iniziative rispettose del territorio.
Il nuovo consiglio
Accanto a Romito, nel nuovo direttivo siedono i vicepresidenti Giuseppe Ferrandi e Diego Salvador, insieme a Giancarlo Ramus, Marino Sbetta, Enzo Macor, Paolo Dellantonio, Anna Facchini e Giorgio Mazzel.
Tra sci alpino e fondo
Romito, ex atleta di sci alpino e maestro di sci, non ha mai nascosto la passione per il fondo. Ha partecipato alla Marcialonga Story e, con autoironia, ricorda un titolo italiano dei dottori commercialisti in combinata. Ora che ha più tempo libero, annuncia che ci sarà spazio anche per una conversione verso il fondo.
Con la nomina di Tiziano Romito, la Marcialonga conferma la sua solidità: cambia la locomotiva, ma il treno continua a correre sui binari di sempre, mossi dalla passione, dal volontariato e da una visione che guarda al futuro.






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