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Beijing: Stefania & Amos, siete la fine del mondo, è medaglia d’oro!

Beijing Curling: Stefania & Amos, siete la fine del mondo, è medaglia d’oro!
Registi e produttori fatevi avanti, c’è una storia incredibile da raccontare in un film destinato a vincere l’oscar! Perché di questo si tratta, qualcosa di più di un sogno che diventa realtà. Perché probabilmente quel sogno non era mai apparso nel sonno e nei pensieri se non come la rappresentazione dell’impossibile.

Quello che Stefania Constantini e Amos Mosaner hanno fatto a Pechino non han precedenti. Una medaglia d’oro conquistata con la Norvegia dove il curling conta migliaia di adepti contro 3, 400 in Italia, della serie, Davide e Golia!

I nostri due eroi hanno bucato lo schermo sia per i colpi di elevatissimo tasso tecnico quasi sempre andati a segno, sia per il comportamento assunto sul ghiaccio. Questo è un elemento importantissimo del curling, perché la condivisione della strategia è uno degli aghi della bilancia.

Lei 22 anni cortinese si è mostrata come una veterana, spesso a prendere l’iniziativa o a essere propositiva. Con Amos, sguardo imperturbabile, sia in caso di vantaggio che nella criticità.

Quella più pericolosa per noi si è presentata al sesto end quando il norvegese mette a segno un tiro di millimetrica precisione nel tentativo di prendere il punto ai nostri.

Uno dei rarissimi casi in cui i nostri non si sono capiti, con Stefy a bocciare in maniera errata.

Eravamo in vantaggio 6 a 3 perché nel terzo end, avevamo portato a casa 3 punti, partendo da un 3 a 2 in nostro favore. A Stefania l’ultimo tiro di quel sesto end decisivo che consente di portare a casa un punto, ma il rischio era di pagarne tre! A questo punto ci presentiamo al settimo e penultimo end 7 a 3 per noi.

Stefania parte benissimo col sasso che finisce nel centro della casa. Il modo migliore per costringere i norvegesi a doverci inseguire. La tattica è snervante da entrambe le parti. I norvegesi chiedono il time out. Devono rischiare e gli va bene, vanno sul 7 a 5

Si arriva all’ultimo e decisivo end. C’è un errore di Amos, non gravissimo ma le preoccupazioni ci sono eccome. Il Curling non ha mai avuto tanto occhi addosso nel nostro paese. Per chi lo vede per la prima volta è come assistere a una finale di calcio ai Mondiali finiti ai calci di rigore. Ma il destino è segnato. Si arriva al nostro penultimo tiro che potrebbe essere decisivo ed entra. La Norvegia deve tentare il tiro della disperazione per sperare di andare all’extra end. L’ultimo colpo è nelle mani di Stefania che non sbaglia, boccia il sasso giallo alla perfezione. È finita, 8 a 5 per noi, l’Italia impazzisce di gioia. Stefania Constantini e Masaner sono medaglia d’oro

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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