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CIAO CAMILLO

Si è spento nella Milano che tanto amava Camillo Onesti, Classe 1926, il papà dello sci di fondo rosa italiano. Era il 1984 e dopo le Olimpiadi di Sarajevo Arrigo Gattai il presidentissimo della Fisi, offrì a Camillo Onesti, già responsabile del fondo del Comitato Alpi Centrali, la direzione agonistica del settore femminile, che intendeva creare ex novo, con una gestione a sé stante, separata da quella maschile che fino ad allora aveva curato entrambi i settori. Con lui il fondo femminile italiano raggiunse i vertici inimagginabili grazie all’ascesa di due fuoriclasse come Manuela Di Centa e Stefania Belmondo che nella loro corsa verso il podio crearono un movimento che si è conquistato dignità e considerazione internazionale. Con lui direttore agonistico, in fatto di premi le fondiste furono equiparate ai maschi. Con i risultati aprirono anche le porte dei Corpi militari che hanno consentito alle ragazze del fondo di guardare con tranquillità al futuro. Lasciato l’incarico in Fisi nel 2000 Camillo è tornato a essere il motore del Fior di Roccia, storico club di Milano, e della Stramilano. Instancabile atleta ha continuato fino all’ultimo a correre, sciare e girare in bicicletta nella sua Milano.      

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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