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Comitato Veneto: Grand Prix Lattebusche ai nastri di partenza

È ai nastri di partenza il Grand Prix Lattebusche, lo storico circuito dello sci alpino e dello sci di fondo dedicato alle categorie Baby e Cuccioli (under 10 e under 12) proposto dal Comitato Fisi Veneto, uno degli eventi più longevi nel panorama dello sci nazionale.

Quella che si svolgerà nelle prossime settimane sarà la 47.ma edizione di un evento che costituisce un momento importante di aggregazione e crescita dei giovanissimi sciatori.

Le gare di qualificazione si svolgeranno nelle diverse circoscrizioni (Belluno Alta, Belluno Bassa, Padova-Vicenza-Verona e Rovigo-Treviso-Venezia per lo sci alpino, Belluno-Treviso, Padova-Venezia-Vicenza e Verona-Rovigo per lo sci di fondo) tra fine dicembre e fine febbraio mentre le finali sono previste a Falcade il 2 e 3 marzo. La due giorni dell’atto finale sarà a cura dello Sci club Val Biois.

La prima gara ad andare in scena sarà una prova dedicata allo sci di fondo: si gareggerà a Garès di Canale d’Agordo, sabato 16 dicembre, a cura dello Sci club Montebelluna.

«È nel Dna di Lattebusche essere al fianco dello sport e dei giovani» afferma Matteo Bortoli, responsabile marketing e comunicazione di Lattebusche. «Da sempre, la nostra filosofia aziendale è quella di lavorare nel territorio e con le comunità, per una crescita armonica delle giovani generazioni. In questo contesto, il Grand Prix Lattebusche è un momento privilegiato: nato quasi 50 anni fa – grazie alla felice intuizione di Ivano Giopp – continua a essere una bellissima opportunità di confronto e crescita dei giovanissimi sciatori.

L’obiettivo è di continuare questa esperienza così positiva e così longeva. Devo ringraziare i dirigenti Fisi, gli sci club e i tanti volontari che hanno fatto grande il Grand Prix che per noi è veramente importante».

«Il Grand Prix Lattebusche rappresenta un momento di straordinaria intensità» sottolinea il presidente di Fisi Veneto, Roberto Visentin. «Quello con Lattebusche è un rapporto strettissimo che va avanti da quasi mezzo secolo: questo legame con un’azienda di eccellenza è per noi un grande onore e allo stesso tempo una grande responsabilità: vogliamo continuare a lavorare insieme per far crescere i nostra ragazzi al meglio, come atleti ma, innanzitutto, come persone».

«Dodici gare per lo sci di fondo, venti per lo sci alpino, più due giornate di gare per le finali, con oltre 700 concorrenti: il Grand Prix Lattebusche si conferma, nel solco della tradizione, un evento dai numeri rilevantissimi» afferma Federica Monti, vicepresidente di Fisi Veneto e responsabile del Grand Prix Lattebusche. «Le società coinvolte nell’organizzazione sono oltre venti: a tutte loro fin d’ora voglio rivolgere un ringraziamento caloroso per il loro prezioso lavoro svolto a favore delle giovani generazioni. Per quanto riguarda lo sci alpino, quest’anno alcune gare si svolgeranno secondo i “nuovi format” voluti dalla federazione: si tratta di una novità importante che, auspichiamo possa catturare fin da subito l’entusiasmo degli atleti e degli allenatori».

«Siamo onorati di ospitare le Finali del Grand Prix Lattebusche» dice Matteo Cagnati, presidente dello Sci club Val Biois (nella foto qui sopra). «Ci siamo messi al lavoro da tempo per garantire il meglio ai piccoli sciatori e alle loro famiglie. Le gare dello sci alpino si svolgeranno alla Ski area San Pellegrino, quello dello sci di fondo sulla pista Pietro Scola di Falcade».

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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