Un fan club non serve per contare i podi. Serve per restare. Per non cambiare lato quando il vento gira. Marta Bassino oggi si ferma, ma non si spegne. Il piatto tibiale fratturato, l’attesa, il dolore, l’incertezza — fanno parte del gioco. Ma non cancellano la bellezza di ciò che ha costruito. E non cancellano chi le è accanto.
Il Fan Club Marta Bassino non è un gruppo social, ma una comunità vera. Volti che si conoscono, mani che applaudono, bandiere che resistono al freddo. Gente che c’era quando vinceva, e che c’è adesso che deve solo guarire.

È questo che fa la differenza: restare quando non succede nulla. Nessuna foto, nessuna medaglia, solo una speranza condivisa. Perché anche il tifo è una forma di cura: tiene viva la motivazione, accorcia la distanza, trasforma la solitudine in presenza.
La scorsa stagione è stata complicata, lo sappiamo. La prossima rischia di essere silenziosa. Ma il silenzio non è vuoto: è spazio che prepara un ritorno. E quando tornerà, Marta saprà di non aver perso tutto. Perché certe energie non si misurano in secondi, ma in affetto.
Il fan club serve a questo: ricordarle che non deve dimostrare niente, che non è sola, che l’amore sportivo – quello vero – non si allena solo quando si vince. Si allena adesso. Nel tempo sospeso tra una caduta e un rientro.
Il coraggio non è alzare le braccia. È restare a bordo pista, anche senza gara. E gridare comunque il suo nome. Chi vuole esserci davvero, adesso è il momento. Seguite il Fan Club Marta Bassino, fate parte di questa storia. Perché la forza, a volte, arriva proprio da chi non smette di credere.






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