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Contro lo scontro

In caso di collisione in pista tra sciatori l’art. 19 della Legge nazionale sulla sicurezza in montagna dice che: «Art. 19-Concorso di colpa – Nel caso di scontro tra sciatori, si presume, fino a prova contraria, che ciascuno di essi abbia concorso ugualmente a produrre gli eventuali danni». Già in altre occasioni abbiamo analizzato tale disposizione che, personalmente, trovo un po’ semplicisticamente mutuata dall’ambito della responsabilità civile di tipo automobilistico. Mi permeto di ritenere che il legislatore non ha forse fatto del tutto i conti con la realtà delle dinamiche che spesso sono alla base di una collisione sulla neve. La norma in questione ha sostanzialmente delineato un principio di pari responsabilità tra gli sciatori coinvolti in un sinistro, fatta salva la prova contraria -prova c.d. a discarico che ciascuno degli sciatori deve riuscire a fornire, se non vuole essere dichiarato responsabile – se pur al 50%  – degli esiti di una collisione.
La norma ribalta dunque sugli utenti l’onere della prova, tralasciando invece un aspetto determinante, quello dell’accertamento dei fatti e della dinamica, che molte volte è manchevole. Le conseguenze di ciò sono dunque tutte a carico delle parti coinvolte le quali, di fronte a rilievi inesistenti o inesistenza di tracce (sulla neve ricordo che a seconda delle circostanze sono sufficienti pochi attimi per nascondere eventuali tracce  altri elementi utili) si trovano costretti a dover fornire una prova liberatoria circa la propria condotta, che non risulterà affatto agevole. Ecco dunque che l’accertamento il più possibile preciso dell’accadimento, nella sua immediatezza, costituisce la fondamentale base per poter sostenere l’onere della prova a nostro carico circa una responsabilità altrui e non essere travolti da una presunzione concorsuale di responsabilità prevista dalla vigente normativa. I nostri comprensori sono, anche per questo presidiati dalle forze di polizia, soccorritori o altro personale specializzato nella prevenzione e nel soccorso. La presenza in pista degli operatori di Polizia di Stato, Carabinieri, Corpo Forestale, Croce Rossa o altro, è da valutarsi dunque positivamente, a garanzia di tutti gli utenti, in ogni momento. Certo l’operatore di polizia presente nell’area sciabile costituisce talvolta una limitazione magari di qualche benevola digressione in velocità ma, allo stesso tempo, deve essere vista come positiva e protettiva dei nostri stessi interessi e, in questi termini, deve essere valutata e apprezzata. Nessun poliziotto vi contesterà mai una condotta se questa non si presenti come potenzialmente o conclamatamente in violazione di qualche disposizione, quindi potete stare tranquilli e anzi, nel rispetto delle  seguenti regole, sciare sereni. 
Le primarie regole da tenere in considerazione e da applicare sempre sono: a) rispetto degli altri; b) prudenza; c) osservanza delle segnaletica e del grado di difficoltà delle piste; questo dato è spessissimo ignorato con estrema leggerezza dagli sciatori; è assai frequente imbattersi in sciatori inesperti o addirittura poco più che principianti percorrere, con estrema difficoltà, piste e percorsi non adatti alle loro capacità; di qui pericoli significativi per se stessi e per gli altri; nonostante questo poi si vede contestare a qualcun altro (gestore o altro sciatore) una responsabilità di fatto inesistente; d) valutazione delle proprie capacità; e) valutazione preventiva  delle condizioni ambientali di clima, neve, visibilità, traffico in pista e, dunque, adottare la doverosa condotta conseguente che impone, talvolta, anche la scelta di non affrontare un determinato percorso. Qualora poi dovesse succedere quello che speriamo non accada, ossia un infortunio o un incidente con collisione con un altro sciatore o una qualche ostacolo di qualsivoglia tipo e natura, ecco come comportarsi:
a) chiamate o fate chiamare immediatamente il personale di soccorso; se non lo avete nelle vicinanze rivolgetevi al personale degli impianti che vi darà la doverosa assistenza; questi in primo luogo si assicurerà delle vostre condizioni di salute e dunque appronterà, ove necessario, ogni presidio medico utile; 
b) in caso di collisione tra sciatori fate in modo di identificare l’altro/gli altri sciatore/i; fatelo voi stessi in prima battuta se potete o chi vi accompagna o per il tramite dei soccorritori/forze di polizia;
c) descrivete immediatamente alle forze di polizia intervenute o ai soccorritori le modalità dell’incidente, la dinamica, le direzioni e, nel fare questo, cercate di essere il più precisi possibili in quanto sulla neve, le tracce di un incidente sono estremamente «mutevoli»: il manto della neve cambia spesso e in fretta, in pochi secondi le traccie lasciate sulla pista dai vostri sci non si rinverranno più; i vostri attrezzi raramente potranno dare conto della dinamica dell’evento;
d) se siete dotati di una macchina fotografica o di una telecamera scattate o fate scattare fotografie o fate un filmato del luogo e delle tracce dell’incidente, saranno determinanti per discutere di responsabilità, certamente più determinanti di quelle delle dichiarazioni delle parti coinvolte, che purtuttavia faranno parte del carteggio dell’incidente o dell’infortunio.
Quelle indicate innanzi costituiscono le condotte basilari per poter successivamente valutare e discutere di responsabilità e poter così essere certi che l’accertamento di giustizia non vi attribuisca una responsabilità, magari insussistente, a cospetto della norma citata che, diversamente, vi attribuirà una pari responsabilità per la causazione del sinistro forte del principio concausale esaminato.
 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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