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Coppa Europa, Zinal: Kastlunger e Talacci sul podio del “gigante” Grahl-Madsen

Il gigante di Zinal consegna all’Italia una fotografia limpida: due casacche azzurre sul podio, una presenza di squadra solida e un livello che continua a salire. Davanti a tutti c’è il norvegese Hans Grahl-Madsen, autore di una gara senza crepe e capace di far valere da subito la propria superiorità. Il suo 2’15”57 non lascia spazio a interpretazioni. Ma appena dietro, la storia prende colori italiani.

Tobias Kastlunger chiude secondo, con una prova costruita sulla continuità: aggressivo dove serviva, pulito nella parte centrale, preciso nel finale. Un piazzamento che pesa, soprattutto perché arriva in un contesto tecnico molto competitivo e su un pendio che non perdona sbavature.

Al terzo posto si infila Simon Talacci, protagonista di una giornata concreta, attenta, senza cedimenti nei tratti più delicati del tracciato. Il suo distacco di 69 centesimi lo tiene pienamente dentro la lotta di vertice e conferma quanto avesse già mostrato al mattino, quando era stato il più vicino al norvegese.

Azzurri convincenti anche oltre il podio

La solidità azzurra non si ferma ai primi tre posti. Simon Maurberger chiude sesto con due run lineari e pulite, mentre Davide Seppi, quindicesimo nella prima manche, rimonta fino alla settima posizione grazie a una seconda parte di gara carica e precisa. Restano più lontani Stefano Pizzato, quindicesimo, e gli altri italiani attardati in classifica, mentre Francesco Zucchini era uscito nella prima manche.

La struttura della competizione non cambia nelle due manche: Grahl-Madsen aveva imposto il ritmo già nel primo passaggio, con Talacci a otto centesimi e Kastlunger a ventuno. Maurberger e Pizzato entravano nella top ten provvisoria, Seppi chiudeva metà gara a 1”78. La seconda manche ha consolidato quelle distanze, mantenendo invariata la lotta per il podio e modificando solo il quadro alle loro spalle.

Zinal resta terra azzurra

La gara maschile arriva al termine di una settimana che ha già parlato italiano: nei giorni scorsi, sempre a Zinal, Laura Steinmair e Ambra Pomarè avevano firmato una doppietta pesantissima negli ultimi giganti femminili di Coppa Europa.

Il podio di oggi completa il quadro: due uomini nei primi tre, altri due nei primi sette. Non è solo un buon risultato, ma la fotografia di un gruppo che sta crescendo compatto, tecnico, consapevole. E il gigante maschile di Zinal ne è la conferma più chiara.

La classifica del gigante

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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