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Cortina, l’ultima a chiudere, la prima a riaprire

Il 30 maggio Cortina torna in un certo qual modo a rivivere e con quella gran voglia di fare che l’aveva portata a essere l’ultima stazione a chiudere, sarà la prima a riaprire. Domani, infatti l’impianto a fune del Lagazuoi (foto di copertina @skidifferent.it) sarà a disposizione del pubblico.

Il DPCM del 17 maggio recita che gli impianti di risalita in Italia rimangono chiusi. “Ma Il governatore Zaia ha disposto con una ordinanza (qui sotto), che con le misure di sicurezze stabilite, i nostri impianti possono riaprire” Sostiene Marco Zardini, Presidente del Consorzio Impianti a fune di Cortina.  “Tra le maglie del DPCM del 17 maggio si può interpretare che le Regioni possono operare con singole ordinanze”.

In realtà il DPCM del 17 maggio non è così chiaro. La nostra personale opinione è che oggi il Governatore Luca Zaia stia ottenendo considerevoli consensi per come sta operando nella sua regione. Anche alla luce dei risultati ottenuti. Andargli contro non sarebbe una mossa politica così conveniente. Comunque sia si apre.

E nella conferenza stampa online organizzata da Doc-Com questa mattina sono intervenuti tutti i maggiori vertici di Cortina. La prima voce è stata dell’assessore al turismo della Regione Veneto Federico Caner, al suo terzo mandato.

Apriamo in totale sicurezza e nonostante le preoccupazioni legittime degli operatori, rimango fiducioso.  Dai locali ho notato infatti segnali positivi e voglia di ripartire. Sono anche confortanti i dati di incoming che stanno arrivando soprattutto dal pubblico tedesco, che rappresenta i due terzi del turismo straniero in Veneto.

Infatti si sta per definire anche quel corridoio che dalla gwermania transiterà in Austria per arrivare da noi. Sono convinto che la gente in Montagna ci andrà questa estate, perché è l’ambiente migliore, rispetto al mare e ai laghi, dove rilassarsi con la massima sicurezza. Nell’ambito montano il distanziamento è più semplice perché sta nelle corde di un turismo lento e verde.

Stiamo lavorando anche per la riapertura dei rifugi. Per ora le misure restrittive sono pesanti, ma dal 3 giugno dovrebbero migliorare. I dati dei contagi parlano di uno 0,5 per mille in veneto. Sono messaggi importanti in ambito sicurezza.

Riguardo a un ipotetico ritorno di fiamma del Covid-19 a ottobre, possiamo dire che oggi siamo molto più attrezzati rispetto a marzo. Ho i dati in mano per poterlo affermare.  La cosa più difficile è convincere gli altri paesi che in Italia si può venire senza correre rischi diversi rispetto a quelli dei rispettivi territori.

In Austria il cancelliere Kurz è molto rigido, ma il suo popolo preme perché vi sia maggiore libertà, soprattutto di movimento in direzione Italia.  Si sta parlando di una specie di passaporto sanitario che presuppone di viaggiare con in tasca il risultato del tampone. Argomento comunque, molto discusso anche in casa nostra. A noi piace dire comunque che il Veneto è una regione Covid Free!” .

Non è di diverso parere Gianpiero Ghedina, primo cittadino di Cortina. Dopo aver ringraziato Caner per il supporto e la fiducia, Ghedina si è adoperato in una ode alla sua città e alla sua regione. “In questa fase ci siamo sentiti orgogliosi di essere veneti. Siamo stato gli ultimi a chiudere quest’inverno, poiché non c’era ancora la piena coscienza di ciò che stava accadendo. Inoltre eravamo in piena euforia e fermento finali di Coppa.

In quest’ottica la chiusura per noi è stata più drammatica che in altre località. Normale che si sia creata una certa confusione. E poi abbiamo il maledetto vizio di tenere la testa bassa, giù a lavorare. Ed è proprio grazie a questo spirito che non vediamo l’ora di ripartire. E dopo l’incubo iniziamo a intravedere la luce. E gli apripista sono gli impiantisti del Lagazuoi

Sul territorio abbiamo preso provvedimenti per favorire la ripresa. Annullata l’imposta di soggiorno, eliminato ( enon spostato) un trimetre di Tari e tolta l’imposta Imu. Strumenti atti a consentire agli imprenditori di riaprire i propri esercizi. Conto sull’effetto rimbalzo, ovvero, una gran voglia di viaggiare dopo il lockdown. Cortina ci prova e lo fa con un’attenzione totale sulla sicurezza dei turisti oltre che dei suoi cittadini.

Un tema ripreso anche da Marco Zardini presidente consorzio impianti. “Se vogliamo trovare qualcosa di positivo in questa situazione, c’è che abbiamo imparato a fare squadra. Non ricordo prima una collaborazione così tra di noi. Stiamo lavorando di più e più assieme.  Vorremmo davvero che l’abbraccio delle Dolomiti torni a disposizione di chi le ama.
Per quanto riguarda la sicurezza impianti abbiamo stilato poche regole ma molto chiare: guanti, mascherine e distanze. Poi areazione negli impianti, dosatori per il gel, sanificazione costante. Senza la collaborazione della gente però non si va da nessuna parte. Credo però che le regole basilari di oggi le abbiano comprese tutti.Questo permette al Lagazuoi di non modificare nulla rispetto ai programmi tradizionali.

Parole che sanno tanto di orgoglio che non nasconde nemmeno l’ingegner Stefano Illing, Presidente Consorzio Cortina Delicious.  “Come si fa a non essere orgogliosi per essere i primi ad aprire… Siamo quasi pronti anche per riaprire il Lagazuoi Expo Dolomiti e l’area esposizione di Idee Innovative Lagazuoi Wima.

Il 5 luglio saremo pronti, con Lagazuoi Photo awords col vincitore Livio Barbieri esposizione opere. E poi a settembre con un’esposizione dedicata al K2 di Lino Lacedelli.

Roberta Alverà, Presidente Associazione Albergatori di Cortina d’Ampezzo, con grande senso di responsabilità ha spiegato bene qual è la situazione degli hotel.

Nell’immediato aprirà il 30% degli hotel ma contiamo di andare a quasi pieno regime entro luglio. Adottando linee guida che abbiamo condiviso anche con Confindustria. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo lavorato quotidianamente per riaprire in assoluta sicurezza. Ma non solo. Ci siamo adoperati per raccogliere fondi per l’acquisto di strumentazioni sanitarie e per l’ottimizzazione di standard di pulizia supplementari. Ma anche per gli altri: 90 mila euro sono andati ad alcune realtà ospedaliere. Poi l’invito per un soggiorno da noi rivolto a operatori sanitari che saranno nostri ospiti in tutto e per tutto.

Adesso dobbiamo ripartire. Negli hotel abbiamo rimodulato gli spazi per garantire assoluta serenità agli ospiti. I nostri standard  di pulizia già elevati sono stati ulteriormente implementati. Questo perché il turista possa sentirsi davvero al sicuro e senza l’assillo di commettere qualche errore o di trovarsi un un ambiente pericoloso. Perché questa vacanza estiva deve più che mai essere un momento per lasciarsi alle spalle i mesi passati.

Con l’applicazione di semplice regole, l’utilizzo del gel a disposizione, delle mascherine e del senso civico di tutti, ce la possiamo fare. In realtà a Cortina un albergo ha già riaperto l’11 maggio. È il Villa Argentina. È sempre stato il faro qui da noi e continua a esserlo. Diciamo che ci ha illuminato il cammino e di questo non può che ricevere un ringraziamento da parte di tutti, anche per il coraggio che ha saputo trasmettere ai più depressi.

Infine, ha concluso Franco Sovilla, Presidente Cortina for Us, deputato alla gestione degli eventi. Dunque una grande responsabilità. La notizia più importante però ha virato su un argomento molto importante. Con un accordo in totale esclusiva con Unipol Sai è nata un’assicurazione Covid e durerà fino al 2026. Con una spesa di 5 euro a testa (di cui si farà carico l’hotel) c’è una copertura di diaria giornaliera in caso di contagio, fino a 90 giorni. Quindi valida anche in caso di trasporto nel proprio luogo di residenza. È prevista anche un’assistenza medica 24h. Una parte del premio sarà devoluto in beneficenza a “Insieme si può”. Nei prossimi giorni ci saranno dettagli più precisi sull’operazione in quanto è stata data in assoluta anteprima per questa occasione

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).