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Dal Cimone al podio mondiale: Flora e Miro Tabanelli premiati in Regione Emilia Romagna

C’è una linea invisibile che unisce le montagne dell’Appennino modenese alle Dolomiti della Val di Fassa. Una linea fatta di neve, passione e sogni che si avverano. È lungo questo filo bianco che Flora e Miro Tabanelli hanno tracciato il loro percorso: dalle prime curve sulle piste del Monte Cimone fino ai salti spettacolari che li hanno consacrati tra le stelle mondiali dello sci acrobatico. Una storia di radici profonde e orizzonti lontani, che parla di territori capaci di crescere campioni e di portare il loro nome sulle vette del mondo.

Questa mattina, nella sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna, il presidente Michele de Pascale e l’assessora allo Sport Roberta Frisoni hanno voluto tributare ai due fratelli un riconoscimento ufficiale, consegnando una targa che testimonia la stima e l’orgoglio di un’intera comunità.

«Sono due atleti che stanno incantando il mondo – hanno dichiarato de Pascale e Frisoni – grazie non solo alle loro straordinarie doti tecniche, ma anche alla disciplina, alla dedizione e alla tenacia con cui coltivano il loro talento. Non è la prima volta che grandi campioni dello sci nascono e crescono sull’Appennino emiliano. Flora e Miro raccolgono un’eredità importante, continuando a dare lustro allo sport regionale e diventando un esempio per tanti giovani che sognano di seguirne le orme. Sono anche ambasciatori della nostra montagna e delle sue strutture: da parte nostra continueremo a sostenerli e a fare il tifo per loro nelle sfide future».

La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose autorità locali, a conferma del legame profondo che i due fratelli mantengono con il territorio. Erano presenti i sindaci di Sestola (Fabio Magnani), Fanano (Stefano Muzzarelli), Montecreto (Giuseppe Ballotti) e Riolunato (Lorenzo Checchi), insieme al presidente del Consorzio del Cimone Luciano Magnani.

Un percorso tra Appennino e Dolomiti

Se il legame con l’Appennino modenese resta fortissimo, la crescita sportiva di Flora e Miro ha trovato una seconda casa in Val di Fassa. Da diversi anni, infatti, i due fratelli si allenano e studiano allo Ski College di Pozza di Fassa, struttura che ha permesso loro di unire preparazione atletica e percorso scolastico, confrontandosi con un ambiente agonistico di alto livello. È qui che hanno affinato la tecnica e maturato la competitività necessaria per imporsi sulla scena internazionale.

Un 2025 da incorniciare

Se il talento di Miro e Flora era già noto agli appassionati, la stagione 2024/25 ha segnato un punto di svolta nella loro carriera. Miro Tabanelli, a soli 20 anni, ha conquistato la medaglia d’oro ai Winter X Games 2025, la competizione più prestigiosa e spettacolare del freestyle, che ogni anno raduna l’élite mondiale della disciplina.

La sorella minore Flora, appena 17enne, ha firmato una stagione da sogno: oro ai Mondiali di Big Air 2025, Coppa del Mondo generale di Freestyle e Coppa del Mondo di Big Air. Risultati che non solo le hanno garantito la ribalta internazionale, ma l’hanno già proiettata tra le figure di riferimento del movimento femminile mondiale.

Radici forti e sguardo al futuro

Cresciuti tra le nevi dell’Appennino e forgiati dall’esperienza dolomitica, i fratelli Tabanelli sono il simbolo di una tradizione sportiva capace di unire territori e culture diverse. La loro storia dimostra come passione, impegno e il supporto di un ambiente stimolante possano portare a risultati di livello assoluto.

Ora, con le prossime stagioni di gara alle porte, Flora e Miro puntano a confermarsi e a scrivere nuove pagine della loro giovane ma già straordinaria carriera. L’Emilia-Romagna, la Val di Fassa e in particolare la comunità del Cimone continueranno a seguirli con orgoglio, nella consapevolezza di avere due ambasciatori capaci di portare il nome delle loro montagne sulle vette del mondo.

Dal cuore dell’Appennino allo skyline delle Dolomiti, fino al tetto del mondo: Flora e Miro Tabanelli non stanno solo scrivendo pagine di sport, ma stanno tracciando la rotta per una nuova generazione di campioni. Li attendiamo alle imminenti Olimpiadi Milano Cortina 2026!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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