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Domenica 22 si elegge il Presidente Fisi

C’è poco rumor attorno alle imminenti elezioni federali previste a Milano, domenica 22 aprile negli studios di Infront, in via Feltre 17, (prima convocazione alle ore 9.30 e, occorrendo, in seconda convocazione nello stesso luogo dello stesso giorno alle ore 11.00). Quattro i candidati alla presidenza: l’attuale Presidente Flavio Roda, in carica da sei anni, il tecnico Claudio Ravetto, il manager Franco Vismara e l’avvocato Maurizio Paniz. Poco rumor nel senso che non ci sono stati confronti diretti e gli sci club hanno avuto pochissime occasioni di incontrare i candidati. Dunque com’è la situazione? Flavio Roda sembrerebbe in una botte di ferro, anche se dovrà ottenere in prima votazione il 55% dei voti o il 50% + 1 per andare al ballottaggio, essendo candidato alla sua terza presidenza. Ha dalla sua i Comitati, tutti o quasi, e si sa che grazie alle deleghe, il loro potere nell’ambito dell’Assemblea elettiva, è molto forte. Perchè i Comitati sostengono Roda? Dalla sua i conti sanati, i risultati agonistici, l’avvicinamento al mondo della scuola. Dopo sei anni di attività è poi riuscito a costruire un rapporto con il tessuto dello sci come forse mai aveva fatto prima un Presidente. Ha imparato anche a intrattenere un rapporto un po’ più intimo con la politica sportiva, scollandosi da quello puramente tecnico.

Claudio Ravetto ha deciso di candidarsi da tanto tempo, appena conclusi i Mondiali di St. Moritz quando sul sito di Race Ski Magazine, testata per la quale collaborava da tecnico, esternò tutti il suo disappunto per la mancanza di risultati, contro l’attuale dirigenza federale. Quella che poterva sembrare un’uscita eccessivamente colorita, si è invece confermata reale. Claudio c’è eccome e nell’ultimo periodo, quando cioè ha avuto la possibilità di depositare la propria candidatura, ha sfruttato il suo profilo su facebook per proporre e rispondere. Come sempre senza alcun pelo sulla lingua, ha scritto ciò che pensa, proponendo anche un programma schematico ma completo e rispondendo a tono ad alcune accuse. Non ha una squadra, come d’altra parte gli altri aspuranti Presidenti, ma si sa che tra i candidati del Consiglio, è possibile accostargli Alberto Laurora (Tecnico), un Signore dello sci, nel senso di eleganza e savoir faire nel porsi dinnanzi a qualsiasi persona e a qualsiasi questione. Maestro di sci, è il braccio destro di Luca Jurman all’interno della Nazionale Italiana Artisti Skiteam, nata a scopo benefico.

Tornando ai presidenti, c’è Franco Vismara, patron di Chiesa Valmalenco, ideatore e produttore della gara di Coppa del Mondo di freestyle a Milano. Non si è posto in maniera particolarmente aggressiva o fortemente polemica nei confronti dell’attuale presidenza anche se ha deciso di scendere in campo per cambiare e migliorare il rapporto che esiste tra la federazione e il mondo della neve nel suo complesso. In buona sostanza (in fondo all’articolo la sua lettera inviata agli sci club) dice: “Vivo la neve da manager e imprenditore praticamente da sempre, conosco le esigenze degli atleti, delle società, dei Giovani di tutte le discipline e anche quelle dei turisti. Non sono un tecnico ma penso di sapere come dirigere un’organizzazione pur complessa come quella della Fisi. Non mi porto dietro una squadra perché le persone del Consiglio che sceglieranno di eleggere gli sci club saranno certamente all’altezza di affrontare tecnicamente i punti nodali della vita federale, quindi non chiedetemi ora di spiegare come risolverei questo o quello”. Vismara e Ravetto sono stati visti diverse volte assieme. Parrebbe quasi scontato che un Vismara presidente chiamerebbe alla guida delle squadre lo stesso Ravetto. Come dire Claudio il braccio, Franco la mente.

E poi, last minute, è arrivata  la candidatura dello stimatissimo avvocato Maurizio Paniz. Anche l’appassionato sciatore bellunese, già parlamentare di Forza italia,  si è affidato alla tecnologia per farsi conoscere e far sentire la propria voce: scortato da Enrico Negretti, ex direttore generale Fisi dalla quale non è uscito col sorriso (al tavolo anche Lara Magoni), Paniz ha organizzato un incontro con società bergamasche trasmesso in live chat. Quasi per caso ha coniato uno slogan: “La mia candidatura per e non contro“. Non è incazzato come Ravetto o stufo come Vismara dell’attuale presidenza, ma semplicemente ha accettato la sfida per trasmettere la propria esperienza. Non ha la bacchetta magica e nemmeno idee straordinarie, come d’altra parte gli altri candidati, ma non è che ci sia bisogno di una rivoluzione epocale nel mondo dello sci. Come sempre accade in questi casi, tutti parlano di dover dare la massima prorità alla base, agli sci club e quindi ai Giovani. Come d’incanto poi però, in ogni campagna elettorale (anche se questa tornata è stata davvero misera), le stesse questioni vengono poste e messe in risalto: gli sci club che vanno aiutati, i Giovani che non devono essere abbandonati, i talenti li abbiamo ma li perdiamo, la comunicazione che deve recitare un ruolo di primaria importanza. A tale proposito Paniz ha sottolineato l’aspetto del marketing. “Come mai – ha detto l’avvocato – la Fisi non ha un negozio di merchandising? Un po’ come il Manchester United… Potrebbero arrivare 3-4 milioni in più“.

Oltre ai Presidnete si deve rinnovare il Consiglio Federale. Forse rinnovare è una parolona, considerando che tra i candidati non ci sono tantissime novità rispetto all’ultimo:
Allora, il concluso quadriennio è stato messo nelle mani di:

Presidente: Flavio Roda – Vicepresidenti Alberto Beretta, Alberto Piccin. Consiglieri laici: Alberto Beretta, Dante Berthod, Carmelo Ghilardi, Marco Mapelli, Guido Carli, Alberto Piccin, Enzo Sima – Consiglieri atleti Gianfranco Martin, Gabriella Paruzzi – Consigliere tecnico Alfons Thoma
Revisori:  Elio Grigoletto (Presidente) Membri Aniello Castiello, Luigi Braito.
I candidati di domenica 22 sono:
Consiglieri laici: Bazzoni Dario, Bernardi Lidia, Berthod Dante, Da Rin Enrico, Dalpez Angelo, Ghilardi Carmelo, Giubilato Paolo, Longo Stefano, Mapelli Marco, Marocco Pietro, Sgro Antonio, Sima Enzo, Thoma Alfons.
Consiglieri atleti: Ghedina Igor, Mottini Mauro, Nicolussi Donatella (dody), Paruzzi Gabriella
Consigliere tecnico: Dal Pozzo Carlo, Giordano Andrea e Laurora Alberto
Presidente Collegio Revisore dei Conti: Grigoletto Elio, Loda Federico, Pandiani Pierpaolo, Pizio Andrea.

Quindi se il Consiglio è composto da 11 membri (1 Presidente, 7 consiglieri (tra i quali 2 vice Presidenti), 2 atleti e 1 tecnico) più tre revisori, ben 8 si ripresentano anche per il prossimo quadriennio

Concludo questa nota infornativa con un’unica segnalazione forse un po’ maldestra e spudoratamente di parte. Riguarda un candidato tra i consiglieri tecnici: Andrea Giordano, finanziere, piemontese doc (Sestriere) maestro di sci, allenatore, Giudice Fisi, Td Fis e soprattutto testatore di Sciare non da sempre ma quasi. Me lo ha comunicato proprio in occasione dei test degli sci recentemente realizzati tra Passo Monte Croce e Pampeago. Glielo hanno chiesto ed ha accettato. Appartiene alla squadra di Sciare team non solo come collaudatore, ma per un sacco di cose. Insomma è un ragazzo fantastico e non tifiamo per lui. L’amore è amore. Per il resto, che vinca il migliore.


La lettera inviata agli Sci Club da Franco Vismara:

Buongiorno a tutti cari colleghi.
Prima di tutto vorrei presentarmi, per poi spiegarvi in poche parole, perché ritengo doveroso presentare la mia candidatura alla Presidenza della FISI e alcuni punti su una proposta di programma che comunque mi piacerebbe approfondire con Voi.
Nei miei 66 anni, grazie anche alla mia famiglia, vivo la passione della montagna, un amore condiviso e tramandata fin dalla tenera età. Da più di 40 anni mi sono impegnato direttamente del settore della neve come Amministratore delegato delle Funivie di Chiesa in Valmalenco e come tale ho prestato servizio per 22 anni come vice Presidente dell’A.N.E.F. l’Associazione degli esercenti funiviari, cercando di portare una voce significativa nello sviluppo del sistema.
Dal 2008 il mio impegno si è trasformato anche in passione e grazie alle Gran Finals di Snow e Free Ski, ho iniziato con il nostro sci club ad organizzare gare di Snow Board e Free Ski, a livello di Coppa del Mondo e di Mondiali Juniores, oltre ai Campionati Italiani di sci Alpino e a diverse gare di Coppa Europa sempre per lo sci alpino, supportando realmente sia gli Sci Club che gli atleti di queste discipline.
Negli ultimi due anni 2016 e 2017 con il mio sci club abbiamo anche organizzato 4 gare di World Cup, sempre per le specialità dello Snow e del Freeski a Milano, queste ultime, solo per promuovere lo sport della neve sulla piazza italiana più importante.
Questa, intensa attività organizzativa, mi ha messo a contatto con diverse realtà e, pur avendo nel mio Sci Club una piccolissima squadra agonistica, mi sono reso conto delle numerose difficoltà tra FISI e Club, una fra tutte un rapporto anomalo dove la Federazione risulta esclusivamente Ente riscossore e distante alla base di chi produce e fa crescere lo sport….gli Sci Club.
La parola sopportare l’attività degli Sci Club (con l’unico scopo ad oggi di creare introiti per il sistema), vero motore dello sviluppo dello sport e dei futuri atleti, deve diventare SUPPORTARE (vero motore dello sviluppo dello sport e di futuri atleti).
Da questo semplice concetto si è costruita la base per la mia discesa in campo. Una base che insieme a Voi possa ridare dignità e risorse a chi con il proprio lavoro si sforza a produrre “energia” a tutto il sistema sci.
– Insieme a Voi vorrei realizzare un modello in cui gli atleti, soprattutto i più giovani, fossero sostenuti e lasciati il più possibile negli sci club dove sono nati e cresciuti, sostenendoli con l’ausilio di strumenti ed allenatori in grado d’aumentare e capire le loro capacità senza stravolgere le loro abitudini trasformando lo Sci Club in una seconda casa con tutti i valori connessi ad un concetto di famiglia e focolare.
– Insieme a Voi vorrei costruire le basi per dei Centri Federali dove lo studio si integri allo Sport. Luoghi dove i giovani possano crescere “accompagnati” sulla strada che permetta un futuro reale anche nella Società.
– Insieme a Voi vorrei studiare programmi finalizzati alla creazione di un punto di contatto con il Governo affinché si possa pensare a alcune modifiche ai calendari scolastici e dove si costruiscano, come in altri paesi Alpini, interconnessioni tra Istruzione, Territorio e Sport.
– Insieme a Voi vorrei ridisegnare forme di tesseramento diverse da quelle attuali, in modo da portare nuova linfa economica alla Federazione e agli sci club, oltre a tutelare in maniera più efficace gli sciatori.
– Insieme a Voi vorrei migliorare il rapporto con le Scuole Sci serbatoi mal sfruttati di promozione nell’attività agonistica tra i giovani e i meno giovani.
Anche se per mia abitudine preferisco guardare avanti senza criticare il passato, non posso non riflettere su alcune situazioni dove una “sbandierata eccellenza gestionale” esclusivamente portata avanti per finalità egocentristiche ha segnato questa ultima parte di mandato in Federazione:
1. Se il surplus di bilancio è veramente di € 1.500.000 (non si può certo raccontare che un “buon amministratore” non conoscesse questa informazione in anticipo), non si sarebbe potuto investirne – almeno in una parte – per fare andare gli atleti, o almeno gli ski man, un po’ in anticipo alle recenti Olimpiadi di Pyeongchang, come hanno fatto le altre squadre nazionali?
2. Risulta abbastanza avvilente un ricorso alla struttura Federale dei Comitati per farsi una “privatistica” gestione della compagna elettorale, dove un sistema ormai consolidato bypassa gli Sci Club, invitando tutti a seguire la facile strada di un “voto per delega”.
Grazie per il tempo dedicatomi con un augurio che abbiate la premura e il tempo di ascoltare tutti i candidati di conoscerli, di parlare e confrontarvi con loro senza mettere il futuro di tutti noi in mano ad una “delega”, perché il cambiamento si fa INSIEME!
Con Amicizia
Franco Vismara


About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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