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Due test event per Milano: il ghiaccio corre verso i Giochi 2026

Lo sci non è un’isola, è una porta: spalancata, ampia, che dà su un mondo più grande di quanto immaginiamo. Bastano pochi metri di ghiaccio, un filo di vento e la curiosità di chi ama la velocità per scoprire che le emozioni non vivono solo tra pali e pendii.

A Milano, intanto, quel mondo sta già correndo. Il nuovo Milano Ice Park accende due settimane capaci di ribaltare le abitudini degli appassionati della neve. Il 29 e 30 novembre, il Milano Rho Speed Skating Stadium ospita la ISU Speed Skating Junior World Cup. Dall’8 al 14 dicembre, la Milano Rho Ice Hockey Arena diventa invece la casa del Mondiale U20 – Prima Divisione Gruppo B. Velocità pura, pattini affilati, fischio dell’arbitro: lo stadio non trema come una pista nera, ma pulsa allo stesso modo.

La scuola, la neve e il ghiaccio

Per due giornate, lo sport chiama i ragazzi: il 29 novembre per lo speed skating, l’8 dicembre per l’hockey. Sono attesi oltre 4.000 studenti, dalle elementari all’università. Non verranno a “vedere”. Verranno a capire. Cosa? Che la velocità può essere educazione. Che il ghiaccio ha le stesse regole della montagna: equilibrio, rispetto, sostenibilità. Che lo sport, quando è vero, insegna sempre qualcosa.

«Partecipare ai test event significa vivere un’esperienza educativa», ricorda Domenico De Maio, Education & Culture Director. Inclusione, partecipazione, lavoro di squadra: parole che scivolano bene sul ghiaccio, ma che stanno ancora meglio nella testa di chi deve costruire il proprio futuro.

Una prova generale che sembra già Olimpiade

Dentro al Milano Ice Park si muoveranno 500 volontari del Team 26: sorrisi, logistica, flussi, accoglienza. È un collaudo, certo: ma è anche una promessa. Tutto deve funzionare come funzionerà nel 2026. Lo si è visto al Forum di Assago a febbraio, in occasione dell’ISU Short Track World Tour: queste prove, se fatte bene, cambiano il destino di una venue. Ogni barriera, ogni corridoio, ogni passaggio è un frammento di Giochi Olimpici che prende forma. E Milano cresce con loro.
Dopo il 2026, i padiglioni torneranno alla loro vita originaria, ma arricchiti dal passaggio degli atleti. Le strutture rimarranno, la memoria pure: un’eredità concreta, non un monumento.

Un invito agli sciatori: fate un passo di lato

Per chi vive di sci, questo è il momento di fare una deviazione. Andare a vedere cosa succede su una superficie diversa, ma con lo stesso spirito: velocità, equilibrio, tecnica. Lo speed skating è una discesa senza montagna; l’hockey è un gigante giocato all’improvviso. Le emozioni sono sorelle, basta concedersi il tempo di scoprirle.

Biglietti, o meglio: un gesto

Sabato 29 novembre l’ingresso è gratuito. Domenica 30 novembre costa 1 euro o 2 euro.
Prezzi che non sono prezzi: sono un invito. Prenotazioni al link ufficiale: Milano Cortina 2026.

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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