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Elezioni Fisi: Bianca Zupi e una candidatura sostenuta del Centro Sud

Elezioni Fisi: Bianca Zupi e una candidatura sostenuta del Centro Sud.
Bianca Zupi, presidente del Comitato Calabro-Lucano, si è candidata nella lista dei consiglieri laici della Fisi centrale. Noto Avvocato cassazionista, con vocazione in ambito sportivo, classe ’66, mangia neve e sci fin da piccola perché quella era la passione di famiglia. “Ma non soltanto sci alpino, noi amiamo la montagna con tutte le sue bellezze, per cui, una volta sulla neve mi dedicavo a tutto ciò che Camigliatello silano poteva offrire. Per questo motivo mi sono sempre divertita anche con lo sci alpinismo e lo sci di fondo, sulle code di mio papà, vero pioniere della neve da queste parti”.

Da lì nasce la sua passione per lo sport in generale applicando questa indole anche nel lavoro e in tante collaborazioni che porta avanti con pieno spirito di volontariato.

Sono stata atleta di Sci alpino negli anni ’80, con tutte le difficoltà logistiche del caso. Non era certo uno scherzo prendere e raggiungere le località del cento sud. Tanti chilometri, molta fatica, ma il desiderio di vivere lo sci ha sempre cancellato ogni difficoltà. Questo mi ha permesso da ragazza, di partecipare anche ai Campionati italiani – Saette Coca-Cola, persino di discesa libera (a Prato Nevoso), in difesa dello Sci Club Camigliatello e con la guida tecnica di Fabio Marino, napoletano doc, in seguito trasferitosi in Canada”.

Tanto è bastato per diventare Presidente del Comitato?
Il percorso è stato molto più lungo. Ho seguito l’attività agonistica fino a quando un infortunio al ginocchio (legamento) mi ha costretta a fermarmi. Po ho ripreso seppur con uno spirito meno battagliero. E una volta iniziati gli studi le maglie si sono sempre più allentate anche perché mi stava appassionando il mondo della politica sportiva. Mi ha portato in questa direzione la passione anche di un altro sport, il judo dove ho portato a casa un bel gruzzoletto di medaglie con un quinto e un settimo posto agli Assoluti e il brevetto di allenatore. Il primo step è stato comunque la presidenza dello sci club Camigliatello, poi Consigliere Coni provinciale, docente della Scuola dello Sport dal 2010 nell’ambito giuridico-fiscale, vice presidente del Comitato e presidente dal 2016.

E ora l’ambizione della Fisi nazionale…
Non si tratta di ambizione personale ma di un’azione considerata necessaria non soltanto da me. Negli sport invernali c’è ancora una certa distanza tra il Nord e il resto d’Italia, o meglio, tra le Alpi e gli Appennini. Lo so che tutto è condizionato dalle caratteristiche territoriali, ma la passione che c’è nel centro-sud non è meno intensa. Anzi, credo sia ancora maggiore. Così i dirigenti del settore si sono confrontati su temi da affrontare e progetti da scrivere, indicando me come rappresentante.

Per dirigenti intendi i presidenti dei Comitati del Centro Sud?
Si, con i colleghi dell’Appennino si è creata da tempo una grande sintonia e l’occasione delle elezioni ci ha permesso di affrontare numerosi argomenti come mai si era probabilmente fatto in precedenza. Tirando le somme siamo giunti alla conclusione che avere un posto attorno al tavolo che conta è una chance troppo importante per noi. Abbiamo dimostrato che anche sugli Appennini possono emergere atleti dell’alto livello, ma ciò non deve essere più difficile che altrove,  e abbiamo bisogno di continuare a lavorare con programmi condivisi per non spegnere la fiamma che ci tiene uniti e orgogliosi di appartenere a questo mondo.

La Federazione non vi dà la giusta attenzione?
Da qualche anno la Federazione ci ha dato la possibilità di intraprendere un determinato percorso e di portare avanti il nostro progetto. E i risultati non  solo sono arrivati, ma sono stati pure confermati! La rappresentanza nel Consiglio Federale ha l’obbiettivo di continuare il percorso di crescita che siamo riusciti, tutti insieme, a mettere in moto.
L’attività, in un territorio così esteso, ha assoluta necessità di una programmazione condivisa e di un confronto continuo.

Attualmente qual è la realtà degli sport invernali in Calabria?
Una realtà difficilissima, tutte le stazioni sono in totale sofferenza e di cinque località ne funziona decentemente una sola. Ne paga le conseguenze maggiori lo sci alpino, mentre riusciamo a tenere bene in piedi lo sci di fondo e lo skiroll. Però non sono qui per reclamare attenzione strettamente alla Calabria. Da noi magari i problemi sono ancora più sentiti, ma la mia candidatura, ripeto, è in rappresentanza di tutto il territorio appenninico. Una richiesta di maggiore partecipazione che tra l’altro non farebbe che aumentare i tesserati alla Fisi. Non sempre si ha l’esatta percezione di quanto sia elevata l’attrattiva per gli sport invernali dalle nostre parti, ma se andare a sciare diventa un’odissea e seguire l’attività agonistica una corsa a ostacoli, il numero degli affiliati va indietro anziché aumentare.

Tra le proposte da portare avanti quale potrebbe essere la più efficace?
Tra le necessità non c’è una classifica, ma il mio background mi porta a insistere per avere uno ski college nel Centro Italia. Questo permetterebbe agli atleti promettenti di svolgere al meglio l’attività agonistica e di poter studiare in maniera organica. Alcuni dei nostri ragazzi si sono trasferiti nelle valli alpine ma tanti sono anche tornati indietro. A 15 anni non è semplice rimanere troppo distanti dalla famiglia, condizione che non ti permette di vivere questa avventura con la giusta serenità.

In lista c’è anche Roberta Cataldi, Napoli…
Ho visto, appassionatissima anche lei. Sicuramente siamo in contrapposizione ma è anche giusto che gli sci club abbiano una possibilità di scelta, nel puro spirito democratico. Ripeto, io non è che mi sono svegliata una mattina e mi son detta, dai mi candido per il Consiglio federale È il risultato di un percorso condiviso con i Comitati Regionali del Centro Sud, dunque sono la sintesi di un progetto ragionato. Hanno indicato me perché mi sono resa disponibile, ma poteva anche essere un’altra persona. Nel gioco delle probabilità, proporre una donna regala anche più possibilità di successo, considerando che sono previste le quote rosa.

Si dice che molti Comitati strizzino l’occhio a Flavio Roda, lo prevede anche il vostro progetto?
Come è ben noto non sono previste le liste nelle elezioni federali. I candidati alla Presidenza sono tutte persone per bene e competenti. Quello che interessa a noi è raggiungere l’obiettivo, ma manca un mese alle elezioni e questo lasso di tempo sarà utile per capire come evolverà la situazione che non è per niente ancora molto chiara, come ben sappiamo. Quello che posso dire è che si è costituito un gruppo legatissimo, la nostra chat prende fuoco ogni giorno. Sarà una bella gara! Elezioni Fisi: Bianca Zupi Elezioni Fisi: Bianca Zupi

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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