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Elezioni Fisi: ecco Manuela Di Centa

Manuela, allora è definitivo? "Certo che lo è, non ho mica cambiato idea". Manuela Di Centa (nella foto col marito Fabio Meraldi a Sochi), classe ’63, di Paluzza, ha il respiro di un’atleta che sta facendo la 30 km: ti stai allenando per l’Assemblea Federale?. "Certo che sì, quando c’è una gara l’allenamento ci vuole per forza". In realtà il fiatone ce l’ha perché già da qualche settimana ha iniziato un tour presso gli Sci Club per presentarsi e descrivere a grandi linee ciò che potrebbe apportare alla Federazione. "Sono appena stata in Alta Valtellina, a Bormio, a Livigno, ma sono già passata per l’Alto Adige, il Veneto, poi Begamo..". Ma nelle ultime tornate elettorali i Comitati hanno avuto un ruolo determinante… "Ho  sentito anche loro, ma il Presidente della Fisi, è il Presidente degli sci club. I Comitati sono delle periferiche importanti, ma la dirigenza è al servizio degli sciatori per cui io voglio parlare con il popolo della neve. Da loro si hanno le migliori indicazioni e sono loro a cui mi devo rivolgere". Dunque nessuna allenaza strategica? "Sì, me stessa! E chi se no. Non ho una squadra perché anche in questo caso sono gli sciatori che votano i membri del Consiglio". Rispetto ai tuoi avversari (Roda e Marocco) sembri un po’ lontana dal tessuto agonistico e territoriale della neve… "E’ vero, uno è il Presidente della Fisi, l’altro del Comitato AOC ed io di nulla. Però qualche carta ce l’ho anche io. Innanzitutto ho un po’ di storia agonistica alle spalle (7 medaglie Olimpiche di cui due ori, 7 medaglie Mondiali, 2 Coppe del Mondo, 14 vittorie, 30 volte sul podio… ndr), poi ho quella politica. Dopo 16 anni di appartenenza al Coni e poco meno al Cio, penso di essere riuscita a conquistare ottimi rapporti nazionali e soprattutto internazionali, con il tessuto politico-sportivo. Quello che decide sui temi fondamentali delle attività agonistiche e sull’assegnazione delle gare, dei Mondiali, delle Olimpiadi. Questi rapporti oggi sono davvero deboli". 
Perché vuoi diventare Presidente della Fisi? "Perché la Fisi è la mia vita. Mi sento figlia sua, perché mi ha dato tanto e a Lei ho restituito lo stesso amore, la stessa passione. Questo è il momento giusto per provarci. Ho concluso definitivamente la mia carriera politica di parlamentare e presto riprenderò quella di giornalista televisiva. Ma non ho fretta per questo". Hai redatto un programma elettorale? "Martedì, martedì prossimo a Milano al Principe di Savoia (da confermare) lo presenterò attraverso una conferenza stampa, organizzata col supporto Media dell’ufficio Manuela Caminada". D’accordo ma, uno slogan, una frase significativa? Ho anche quella: "Velocità!". Velocità della Fisi, perché da Presidente lavorerò anche per questo. Per snellire alcune azioni che oggi sembrano eccessivamente lente. Faccio un esempio: ho chiesto alla Fisi oggi di poter avere l’elenco delle società con relativi contatti mail per potermi presentare. Sai, Marocco e Roda possono ovviamente disporne, ma io no. Ebbene, mi hanno risposto che non è possibile averlo. Ora, questo non è un grande problema, perché ho giò trovato il modo per entrarne in possesso, ma è questo vecchio principio che dà fastidio". Quale sarebbe la prima cosa che faresti da Presidente? "Formerei una delegazione per incontrare tutti i paesi di peso, che tra poco voteranno per l’assegnazione dei Campionati del Mondo. Cortina non può fallire per la quarta volta. E non sarebbe un vantaggio e un onore per la sola Cortina, ma per l’Italia intera". 
La gara di Manuela Di Centa è senza dubbio in salita. Condizione dove la Regina del Fondo Italiano ha sempre vinto!

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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