Vita travagliata per il nuovo Statuto la cui approvazione era già andata deserta il giugno scorso. Al Centro congressi di Bologona dove si sta svolgendo l’assemblea federale per l’elezione del presidente e del Consiglio, è stato prima votato il nuovo statuto che è stato bocciato dagli sci club. 51.068 i voti favorevoli, 38.874 quelli contrari e circa 9.000 schede bianche. Su 9.400 voti occorrevano i due terzi per l’approvazione. Tutto da rifare dunque e il compito spetterà alla nuova dirigenza. Il motivo principale della bocciatura sembra essere stat la mancanza di coinvolgimento e informazione delle società. Era stato anche richiesto di votare, come prevederebbe la procedura, di votare non lo statuto per intero, ma articolo per articolo, ma ciò non è stato considerato.
L’assemblea si era sollevata contro la decisione del presidente, Fabbricini, riguardo ai metodi di votazione, ovvero, prima dovevano andare a votare tutti i favorevoli, poi i contrari, quindi le schede bianche. In questo modo però il voto non sarebbe stato segreto. I tecnici delal società parmigiani che gestisce la votazione sono roiusciti in extremis a trovare una soluzione che però ha dilungato notevolmente i tempi. Così le votazioni del Presidente e del Consiglio sono iniziate alle 16:45. L’assemblea sarà chiusa quindi nel corso della serata. Prima di entrare nelle cabine, i tre Presidenti candidati hanno preso la parola.
Prima Manuela Di Centa, voce perentoria, decisa e accattivante con una linea che vuole andare a tutta velocità e rendersi molto più comunicativa e trasparente nelle scelte del consiglio e mostrare una faccia più competente e profesisonale in ambito internazionale. Un discorso che ha voluto toccare anche il sentimento di ognuno.
Pietro Marocco più pragmatico,ma preciso nelle intenzioni con un’apertura verso la base, ma non a parole, come ha detto nel discorso, quando ci si trova in campagna elettorale. La Federazione deve avere una governance capace di aumentare il numero dei tesserati, unica chance per progredire anche economicamente. Ha concluso Flavio Roda: il presidente dell’ultimo biennio ha riconosciuto gli errori commessi (Assicurazione, tesseramento e FuturFisi), ma ha promesso che certi errori non li commetterà più. Ha elgiato la scelta di avere Infront come partner di comunicazione e marketing, dopo comunque avr iniziato la sua avventura da presidente davanti a un foglio bianco e seri problemi economici.
La platea ha applaudito anche durante il suo discorso e difficilmente Marocco e Di Centa potranno sedersi sulla sedia che con molte probabilità rimarrà di Flavio con un ampia preferenza di voti, razie anche alle intenzioni di voto espresse da numerosi Comitati
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