Dieci vittorie, due in discesa. Un oro mondiale a Saalbach. E una costanza che non appartiene solo al gesto tecnico, ma al carattere.
Per questo Federica Brignone è stata eletta Skieur d’Or AIJS 2025, il premio assegnato dall’Associazione Internazionale dei Giornalisti di Sci al miglior atleta della stagione.
È la seconda volta che la campionessa di Milano – cresciuta in Val d’Aosta – riceve questo titolo: era già accaduto nel 2020, l’anno della Coppa del Mondo generale. Oggi, a 35 anni, scrive un altro capitolo di storia.
La forza di una carriera senza confini
Con 37 vittorie in Coppa del Mondo, dal debutto a Sölden 2015 ai trionfi del 2025, Federica è la sciatrice italiana più vincente di sempre. Sette Coppe di specialità tra gigante, superG, combinata e discesa. Otto medaglie tra Olimpiadi e Mondiali, due delle quali d’oro. Numeri che non raccontano solo la tecnica: raccontano la fedeltà a se stessa.

Da campionessa junior nel 2009 a Garmisch al primo podio di Coppa un anno dopo ad Aspen, la sua parabola non ha mai perso luce. L’argento mondiale del 2011 dietro Tina Maze fu la scintilla. Il resto, una linea ascendente che non conosce deviazioni.
Una famiglia di neve
Lo sci, per i Brignone, non è uno sport. È un modo di respirare. La madre, Maria Rosa Quario, quattro volte vincitrice in Coppa del Mondo di slalom; il fratello Davide, oggi tecnico personale e consigliere di fiducia; il padre Daniele, maestro e allenatore al Club Courmayeur. Un cerchio di passione che ha trasformato una bambina curiosa in un simbolo di disciplina e libertà.
Il tempo della resilienza
Nell’aprile 2025, durante i Campionati Italiani, un infortunio al ginocchio sinistro ha fermato la sua corsa. Ma non la sua visione.
«Non so quando tornerò – ha detto ricevendo il premio FISI Atleta dell’anno – e forse non sarò più quella di prima. Ma non è un’Olimpiade a cambiare la mia vita. Ho già fatto più di quanto potessi sognare. Il resto sarà un dono.» Non è rassegnazione, è consapevolezza: la stessa che ha sempre messo in pista, curva dopo curva.
Una leggenda tra i grandi
Nella lista degli Skieur d’Or, Brignone entra due volte: come Shiffrin, Odermatt, Hirscher. La targa é stata consegnata a Sölden, durante il Forum Alpinum, dai presidenti Patrick Lang (figlio di Serge, inventore della Coppa del Mondo) e Johan Eliasch. Un trofeo che non pesa di metallo, ma di senso. Perché nello sci, come nella vita, la velocità non basta. Serve il cuore.






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