Nuova tappa nel percorso di recupero di Federica Brignone. L’azzurra dello sci alpino è stata sottoposta oggi a un intervento di artroscopia presso la Casa di Cura La Madonnina di Milano. Nulla di preoccupante, anzi: si è trattato di un’operazione programmata e condivisa con il suo staff medico per favorire e velocizzare il pieno recupero fisico.
A spiegare la natura dell’intervento è Andrea Panzeri, presidente della Commissione Medica della FISI:
“In realtà lo avevamo già messo in previsione. Abbiamo deciso di effettuare una artrolisi artroscopica, una procedura che ci ha permesso di verificare lo stato dell’articolazione e di migliorarne il range di movimento. Fino a oggi Federica arrivava a 110 gradi di flessione: per velocizzare questo recupero abbiamo concordato, insieme a lei e ai fisioterapisti, di procedere con l’intervento.”
L’artrolisi ha avuto come obiettivo la rimozione di aderenze interne che limitavano la mobilità dell’articolazione (ferma a 110 gradi). Un’operazione, dunque, mirata e non invasiva, utile ad alleggerire il lavoro fisioterapico quotidiano e a permettere all’atleta di allenarsi con più efficacia e meno dolore.
Brignone non si ferma: già da domani sarà di nuovo operativa presso il J Medical di Torino, dove proseguirà il programma di riabilitazione. “Logicamente per i primi giorni i ritmi saranno un po’ più blandi – spiega ancora Panzeri – ma sentendo meno fastidio potrà lavorare meglio rispetto a prima.”
Un passaggio necessario e strategico in vista della stagione olimpica alle porte, che Federica vuole affrontare al massimo della forma. E con la determinazione che l’ha sempre contraddistinta.
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