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FIS, il bilancio delle emissioni: più trasparenza e meno CO₂ nel 2024

La Federazione Internazionale Sci (FIS) ha completato il processo di calcolo e rendicontazione delle proprie emissioni di carbonio relative all’anno solare 2024 e alla stagione 2024/25 degli sport della neve di élite. I dati presentati segnano un passo avanti non solo nella riduzione dell’impatto ambientale, ma soprattutto nella precisione e nella trasparenza delle rilevazioni.

Il ruolo del FIS CO₂ Calculator

Uno dei traguardi più significativi non riguarda le emissioni in sé, bensì la qualità della misurazione. L’introduzione del FIS CO₂ Calculator ha permesso di ampliare le categorie di fonti considerate e di garantire dati più dettagliati. Questo ha comportato, per alcuni eventi, un apparente aumento delle emissioni rispetto al passato: non un reale peggioramento, ma il risultato di una raccolta più completa e accurata.
«La maggiore precisione ha comportato valori più alti in alcune categorie, che in passato venivano sottostimate», ha spiegato Susanna Sieff, direttrice della sostenibilità FIS.

Le emissioni dell’organizzazione

Nel 2024, l’impronta complessiva della FIS come organizzazione è stata pari a 1.999,2 tonnellate di CO₂ equivalente, con un calo del 7,5% rispetto al 2023. Un risultato significativo, considerato che l’ambito di rilevazione è stato ampliato.
Il miglioramento è dovuto soprattutto a:

  • una riduzione del 44,7% delle emissioni da energia diretta ed elettricità, grazie a una gestione più efficiente dei consumi e all’aumento dell’uso di fonti rinnovabili;

  • un calo dell’intensità di emissioni per dipendente da 25,4 a 20,6 tCO₂e (-19%);

  • una contrazione del 75,7% delle emissioni da beni e servizi acquistati, grazie a reportistica più accurata.

Il principale fattore di impatto resta però il business travel, che da solo rappresenta quasi la metà del totale (47,9%), seguito dal trasporto e distribuzione downstream (42,9%).

Gli eventi: Coppa del Mondo e Mondiali

Il peso maggiore resta quello degli eventi.

  • Coppa del Mondo 2024/25: i 159 appuntamenti disputati hanno generato circa 63.548 tCO₂e, pari a una media di 399,6 tCO₂e per evento. Le voci più rilevanti: trasporti, operazioni delle arene ed energia.

  • Mondiali 2025: i tre eventi hanno prodotto 6.030 tCO₂e, con una media di 2.010 tCO₂e ciascuno. Il 58,7% è legato ai trasporti, seguito da cibo e bevande (14,3%) e operazioni delle arene (12,4%).

Nel complesso, le emissioni degli eventi FIS sono scese da 524.238 tCO₂e del 2023/24 a 506.513,7 tCO₂e nel 2024/25, segnando una riduzione del 3,4% anno su anno.

Il nodo degli spostamenti dei tifosi

Il dato più ingombrante rimane quello dei viaggi degli spettatori, calcolato separatamente: per la sola Coppa del Mondo si stimano 421.846,3 tCO₂e, un impatto nettamente superiore a quello delle stesse operazioni organizzative. Per i Mondiali la cifra è di 15.089,5 tCO₂e, stimata con dati dettagliati raccolti a Trondheim 2025 e applicati anche agli eventi austriaci e svizzeri.

Nuove metodologie e lezioni apprese

Il 2025 ha visto l’introduzione di metodologie più raffinate, come:

  • calcolo delle emissioni da cibo basato sul tipo di alimentazione (vegana, vegetariana, carne) e non solo sul costo medio dei pasti;

  • contabilizzazione più completa delle operazioni di arena, alloggi, attrezzature e logistica;

  • applicazione dei coefficienti di radiative forcing per il trasporto aereo, così da includere l’effetto climatico complessivo dell’aviazione.

Secondo la revisione tecnica affidata a Green Producers, la metodologia adottata dalla FIS è risultata trasparente, solida e affidabile, con margini di ulteriore miglioramento soprattutto nella raccolta diretta di dati internazionali sui viaggi e negli studi sui tifosi.

Il volto italiano della sostenibilità FIS

A guidare questo percorso c’è una figura italiana: Susanna Sieff, sociologa ambientale con oltre vent’anni di esperienza. Dal 2003, con i Mondiali nordici della Val di Fiemme (primo evento sportivo al mondo certificato ISO 14001), ha seguito i Giochi Olimpici di Torino 2006, gli Asian Games di Doha, i Mondiali nordici di Fiemme 2013, l’Universiade di Trento 2013 e l’Expo di Milano 2015.

Dal 2018 al 2021 è stata Direttore della sostenibilità dei Mondiali di sci alpino di Cortina 2021, ruolo che l’ha portata poi a guidare la sostenibilità della Fondazione Milano Cortina 2026. Oggi è Sustainability Director della FIS, con la responsabilità di coordinare la strategia climatica della federazione, dopo l’adesione al Framework ONU per lo Sport e l’Azione per il Clima, il lancio della Rainforest Initiative e il riconoscimento come prima federazione Climate Positive.

«Il cambiamento climatico non è un semplice inconveniente: è una minaccia esistenziale per il nostro sport» ha dichiarato Sieff. «Per questo abbiamo la responsabilità di proteggere il clima da cui dipende la nostra disciplina».

Le prospettive

Il percorso è chiaro: FIS punta a rendere obbligatorio per tutti i Comitati Organizzatori l’uso del CO₂ Calculator, così da uniformare e confrontare i dati a livello globale.
L’obiettivo non è solo rendicontare, ma anche creare le basi per decisioni sempre più fondate su evidenze scientifiche, riducendo l’impatto climatico del grande circo bianco senza comprometterne lo spettacolo

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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