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Fisi 2012 – Franco Zecchini dalle Alpi (Centrali) con passione

Franco Zecchini è il piccolo grande uomo dello sci alpino delle Alpi Centrali. Grande passione e un amore immenso per lo sci, lo vedono da oltre trent’anni  lavorare come pochi per la Federazione e lo sci. Responsabile dello sci alpino del Comitato Alpi Centrali, Franco domani si presenta al giudizio dell’assemblea federale di Modena.
Perché Franco Zecchini si candida ?
"Mi candido perché la Fisi torni ad essere il punto di riferimento, il centro gravitazionale attorno a cui ruota lo sci italiano. Non solo lo sci di alto livello ma soprattutto, lo sci fatto da tutti quegli appassionati di ogni età e livello che amano questo bellissimo sport. Lo sport d’elite è importante ma, per me la Federazione deve prestare maggiore attenzione alla base, a quelle società che ogni domenica portano a sciare centinaia di appassionati, adulti e ragazzini. In questi anni c’è stato uno scollamento troppo forte tra i vertici e la base."
Come vede la Fisi?
"Attualmente la Fisi potrebbe essere paragonata ad un treno. Un treno di quelli a vapore con la locomotiva che è la Fisi centrale, il tender (la carrozza con il carbone)  che sono i Comitati, e i vagoni che sono le società. Alla stazione il treno sembra compatto, il tender è agganciato alla locomotiva e i vagoni sono agganciati al tender, poi quando si parte, e si comincia a prendere velocità, locomotiva, tender e vagoni,  che in realtà sono agganciati tra loro con un elastico, iniziano ad allontanarsi sempre di più gli uni dagli altri. E così è la Fisi che, passate le elezioni, sembra mancare di coesione, chi sta sulla locomotiva spesso perde di vista tender e vagoni  e quindi la base che dà forza alla federazione".

La ricetta per i prossimi due anni?
"Per far funzionare il tutto invece bisogna rimboccarsi le maniche e accorciare le distanze tra gli elementi che compongono il nostro mondo, facendo passare gli imput dalla base al vertice e viceversa. Ci vuole una maggiore partecipazione del vertice alla vita degli sci club. Insomma i consiglieri federali e quelli di comitato devono iniziare a scendere in pista ma non solo su quelle di Coppa del Mondo".

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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