Tecnologie green per lo sport azzurro: FISI estende la partnership con Nanoprom a tutte le discipline invernali
La ricerca tecnologica incontra lo sport e si veste di sostenibilità. Dopo il primo esperimento positivo con la Nazionale di biathlon, la collaborazione fra la Federazione Italiana Sport Invernali e il Centro Ricerche Nanoprom si amplia a tutti gli sport invernali, aprendo a una nuova stagione di innovazione “green” al servizio degli atleti azzurri.
La scelta non è casuale: l’azienda emiliana, leader nello sviluppo di materiali nanostrutturati e rivestimenti di ultima generazione, ha già dimostrato sul campo la propria efficacia, garantendo benefici concreti in termini di performance, resistenza e sicurezza. Ma il valore aggiunto, sottolineato sia dalla Federazione sia dall’azienda, è l’assoluta ecosostenibilità dei prodotti, concepiti per unire ricerca avanzata e rispetto per l’ambiente.
“Il Centro Ricerche Nanoprom – spiega il CEO Gian Luca Falleti – ha scelto l’Italia e i suoi atleti come partner ideali per testare e sviluppare tecnologie utili allo sport, realizzate con materiali ecologici. L’accordo con la Federazione è in esclusiva per i prossimi due anni”.
Un impegno che va ben oltre la semplice fornitura tecnica. Le soluzioni Nanoprom, pensate per migliorare la scorrevolezza, ridurre l’usura e ottimizzare le superfici dei materiali sportivi, aprono prospettive interessanti per ogni disciplina invernale, dallo sci alpino allo snowboard, dallo sci nordico al bob.
“È un onore per la Federazione collaborare con una delle eccellenze italiane nel campo delle tecnologie avanzate – ha commentato il presidente Flavio Roda –. Il Centro Ricerche Nanoprom supporterà i nostri atleti utilizzando prodotti completamente green. Si tratta di un passo importante, che cade nell’anno olimpico e che potrà proseguire anche oltre”.
L’estensione dell’accordo assume quindi un significato strategico: alla vigilia di Milano-Cortina 2026, la FISI sceglie di legare la crescita tecnica delle proprie squadre a un modello che non guarda solo al risultato sportivo, ma anche alla responsabilità ambientale. Una sfida che mette l’Italia in prima linea nell’innovazione sostenibile applicata allo sport.
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