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Fondazione-Cortina 2026 e Regione Lombardia a Sondrio e a Bormio

Fondazione-Cortina 2026 e Regione Lombardia a Sondrio e a Bormio.
Illustrare i progetti e le opportunità delle Olimpiadi invernali 2026, con i relativi vantaggi e le ricadute economiche e occupazionali.
È l’obiettivo della ‘due-giorni’ organizzata in Valtellina, oggi a Sondrio e domani a Bormio, dalla Fondazione-Cortina 2026 e da Regione Lombardia per un confronto con le istituzioni e gli stakeholder del territorio.


Al primo appuntamento hanno preso parte nel pomeriggio, alla sede della Provincia di Sondrio, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana; l’assessore regionale a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori; il sottosegretario allo Sport e Grandi eventi Antonio Rossi e il presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò. Insieme hanno evidenziato l’importanza degli investimenti già decisi e le diverse opportunità offerte alle aree che ospiteranno i Giochi olimpici, anche nel ‘dopo 2026’.

Guardando nello specifico a quanto messo in campo da Regione Lombardia – ha spiegato il governatore – l’impegno è davvero ingente: circa 575 milioni di investimenti per le opere infrastrutturali e della mobilità e per gli impianti sportivi. Un progetto olimpico e paralimpico, il nostro, che si basa sui principi della sostenibilità, della flessibilità e dell’accessibilità”.


Gli effetti fortemente positivi di cui godranno Lombardia e Veneto sono stati certificati da autorevoli Università come La Sapienza di Roma, la Bocconi di Milano e la Ca Foscari di Venezia.

I Giochi Olimpici – ha quindi sottolineato Massimo Sertori – sono un’occasione di miglioramento dell’immagine della città,

delle valli e dei territori limitrofi. Per questo lavoreremo anche per promuovere e valorizzare il patrimonio storico e la capacità di innovare delle singole aree geografiche, senza mai perdere di vista la loro identità culturale”. “I nostri investimenti sul territorio – ha ribadito l’assessore – hanno come obiettivo dichiarato quello di rendere ancora più attrattivi, vivibili e accessibili le nostre città e i nostri paesi“.

Le Olimpiadi, e lo dico, ancor più da sportivo che da rappresentante istituzionale – ha detto Antonio Rossi – sono un’occasione unica, irripetibile. Da una parte le grandi emozioni offerte dalla competizione agonistica. Dall’altra le moltissime opportunità che un evento dalla portata unica garantisce non solo alla Lombardia, ma all’Italia intera“.

“I territori – ha concluso il presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026 Giovanni Malagòsono gli assoluti protagonisti di un appuntamento come questo. Senza il valore e il supporto dei territori non avremmo mai raggiunto l’obiettivo.

Abbiamo avuto l’intuizione e la capacità di far comprendere a chi doveva decidere, quanto uniche e inimitabili siano le eccellenze della Valtellina. Così come quelle delle altre aree geografiche che ospiteranno i Giochi invernali 2026.

Fondamentale poi, come ha ben sottolineato il presidente della Regione Lombardia, il tema della sostenibilità. Una sostenibilità che deve essere innanzitutto ambientale, ma anche sociale ed economica. Senza questi elementi tutto ciò non sarebbe possibile”. Fondazione-Cortina 2026 e Regione

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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