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Gigant, il simbolo dell’Alta Badia, s’illumina di Tricolore

Gigant, il simbolo dell’Alta Badia, s’illumina di Tricolore. Nato per celebrare la 30esima edizione della Gran Risa, fu installato nell’estate 2015 in cima al Piz La Ila. A firma del noto artista biellese Daniele Basso.

La statua in acciaio lucidato a specchio è posizionata al centro dell’Alta Badia. Circondata dalle magnifiche Dolomiti è stata illuminata durante l’imbrunire con il tricolore italiano.

Con questa iniziativa si ha voluto dare un segnale positivo, un segnale di speranza e di unità attraverso la statua del Gigant, che è nata per rappresentare la grandezza e l’impegno di tutti i volontari delle gare di Coppa del Mondo.

Si tratta di un abbraccio metaforico e di un messaggio di sostegno per tutte le persone in difficoltà in questo periodo di isolamento ed allontanamento sociale.

Nonché un segnale silenzioso dall’alto della montagna, che vorrebbe far sentire tutti dei giganti. Come lo sono chi ha combattuto e sta combattendo in prima linea per sconfiggere il Covid-19.

La proiezione di luci che ha illuminato la statua al Piz La Ila, rappresenta uno spiraglio di speranza per il futuro. Dove sarà nuovamente possibile tenersi per mano ed abbracciarsi.

L’iniziativa è stata promossa e messa in atto da Movimënt Alta Badia in collaborazione con il Comitato Organizzativo FIS Ski World Cup Alta Badia.

Anche l’artista Daniele Basso ha voluto dare il suo contributo a tale progetto: “Mimetico e riservato come i badioti, celebra nello sci i valori universali dello sport. Coraggio, determinazione e talento, uniti dalla passione, che danno senso alla vita.

Quando è l’uomo il centro di ogni successo. Siamo noi, con i nostri sogni e le nostre emozioni!

L’augurio oggi, è che il sentimento di fratellanza ispirato da questo simbolo che ha riunito le terre ladine, possa riunire tutti noi intorno ai temi importanti della vita, dal rispetto della natura e dei suoi ritmi, ad un rinnovato benessere per l’uomo.

Per ritrovare nei valori dello sport in armonia con la bellezza della natura il significato dell’esistenza. E costruire il futuro che desideriamo per noi, i nostri figli e i nostri nipoti!“.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).