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GS Sölden, Borsotti: “Mi sono divertito”, DeAli: “Pensiamo alla prossima”

GS Sölden, Borsotti: “Mi sono divertito”, DeAli: “Pensiamo alla prossima”.
Non è che ci sia tanto da dire, se non prendere atto che in gigante ancora siamo ben lontani dall’offrire prestazioni degne di nota. D’accordo, Sölden è sempre un gigante un po’ anomalo, perché arriva tanto presto e non tutti possono presentarsi con una forma smagliante. Il problema è che pian, piano cresceranno tutti.

L’Italia nella seconda manche sarà rappresentata soltanto da Giovanni Borsotti che ha chiuso al 23esimo posto. Le sue prime parole a caldo: “Abbiamo sciato tanto in condizioni difficili ma quando la pista è in buone condizioni e ti senti sicuro, poi si ha la tendenza a strafare. Mi son sentito tanto tanto bene, mi son divertito, ma purtroppo non ha pagato.

Ho avuto poco contatto con la neve, ho saltato un po’ risultando meno efficace. Vediamo come si modificherà la pista nella seconda manche perché era bellissima, però non avevi molta risposta soprattutto nei tratti pianeggianti. Vediamo come sarà: non sono soddisfatto ma nemmeno abbattuto”.

Luca De Aliprandini era partito niente male, ma dopo i primi venti secondi sono iniziati i guai, come lui stesso racconta: “Dopo il primo intermedio ho fatto un piccolo errore, perdendo un po’ la linea. Mi sembrava di essere in ritardo e ho cercato di stringere un po’ per recuperare, ma quando son arrivato alla porta ho commesso un errore. E’ andata così, pensiamo alla prossima”.

Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda gli altri Azzurri che viaggiano tra i 3 e i 4 secondi. In un certo senso, fa rimanere un po’ perplessi la considerazione che il velocista Dominik Paris sia il secondo migliore dei nostri, giunti al traguardo. D’accordo, il Rettenbach era privo di angoli quest’anno e si sono superati abbondantemente i 90 Km/h, ma è evidente che siamo ancora tecnicamente indietro. Pippo Della Vite è ancora evidentemente acerbo, ma il 37esimo tempo è frutto di un doppio errore commesso negli unici punti dove bisognava stare attenti. La sua sciata è grintosa ma ancora poco redditizia.
Insomma, senza necessariamente dover dire che è tutto un disastro, ma è indubbio che i nostri tecnici sono attesi a un duro lavoro! GS Sölden Borsotti: “Mi

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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