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I 90 anni della Scuola Sci Asiago fondata “con la pipa” dal maestro Mario Bonomo

Nella sala della Proloco di Asiago si sono celebrate le novanta stagioni della Scuola di sci Asiago, fondata e diretta da Mario Bonomo, il maestro che amava sciare fumando la pipa. La Scuola di sci Asiago è tra le prime scuole di sci italiane, aperta nell’inverno 1933-34 e da allora sempre al centro del turismo invernale sull’Altopiano.

Alla grande festa che si è tenuta sabato 23 dicembre, hanno partecipato il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern, e il presidente del Collegio nazionale Maestri di sci, Luigi Borgo.

La scuola, che oggi è diretta da Carlo Arduini, ha pubblicato un importante libro dal titolo fortemente evocativo, perché ispirato al capolavoro del grande scrittore di Asiago, Mario Rigoni Stern: “Una scuola nella neve”, che ripercorre la storia della scuola attraverso il racconto della passione per lo sci dei suoi maestri nella magia di un territorio unico qual è l’Altopiano di Asiago.

La storia della scuola sci Asiago è ricca di fascino e ci porta indietro nel tempo ancora prima della sua nascita, poiché l’altopiano era già meta di competizioni di salto e discesa libera organizzate dall’Unione Sportiva Asiago.

Proprio grazie a quelle prime competizioni il primo a pensare seriamente  all’insegnamento  fu il giovane Mario Bonomo, nato ad Asiago il 25 gennaio del 1912 e già campione di salto, approfittando della seconda convocazione per diventare maestri di sci indetta dall’allora “Federazione Italiana dello Ski” (F.I.S.), la quale si trasformerà nel successivo 1933 in Federazione Italiana Sport Invernali (F.I.S.I.). Mario partecipò a Cortina nel dicembre del ’33 al secondo corso e, superato l’esame, ottenne la qualifica di maestro di sci con il distintivo numero 22, il che significava che lui era il ventiduesimo maestro di sci in Italia!

Così il maestro Mario Bonomo divenne nel 1933 il primo maestro di sci legalmente riconosciuto a insegnare ad Asiago,

alternando la professione di maestro con gli allenamenti e la partecipazione a numerose importanti gare, fino all’ultima del 1941 nella quale si classificò primo ai campionati italiani di salto.

In una recente ricostruzione di quegli anni, Sara Bonomo, nipote del maestro Mario, rovistando in un vecchio baule ormai dimenticato, ha ritrovato il libretto personale di maestro di sci del nonno Mario rilasciato dalla F.I.S.I. nel 1933.

Tra le pagine si può leggere la dichiarazione dove si attesta che la Scuola Sci Asiago vide la luce nella stagione 1933/1934 sotto la direzione del maestro Mario Bonomo, con tanto di timbri e firme del presidente e segretario dello Sci Club Asiago di allora.

In quegli anni le scuole sci non erano ancora ben regolamentate e per questa ragione una scuola per essere riconosciuta doveva essere affiliata alla F.I.S.I. o comunque a una società sportiva che fosse già affiliata F.I.S.I.

Grazie a questa importante scoperta, possiamo ora affermare con certezza che la Scuola Sci Asiago con la Scuola Sci di Cortina e con la Scuola Sci di Sestrière, è stata tra le prime tre scuole di sci nate in Italia. Insomma, una grande storia da tramandare e continuare nel migliore dei modi possibili per le nuove generazioni di maestri!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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