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I giovani Franzoni e Della Vite nel tempio di Adelboden

I giovani Azzurri Giovanni Franzoni e Filippo Della Vite, esordienti in Badia, sono pronti per il loro secondo appuntamento in Coppa del mondo che avverrà nel tempio di Adelboden. Certo che debuttare nel massimo campionato su due piste mito come la Gran Risa e la Chuenisbärgli… “Meglio così” sostiene Max Blardone, il loro motivatore che conta molto, così come il responsabile tecnico Max Carca, sulla loro crescita. “Che può più facilmente avvenire su piste toste, considerando anche la loro indole tecnica”.

Giovanni è in realtà un po’ malconcio. Nel corso della pausa natalizia prima gli è uscita una spalla poco prima dell’ultimo dell’Anno. “Poi ho ripreso ma mi sono fatto male a una tibia e sono dovuto stare nuovamente fermo“.

Ma il 19enne delle Fiamme Gialle non si piange addosso e dice: “Scierò nell’unico modo che conosco, senza una tattica, ma semplicemente al massimo e con la convinzione di fare bene“.

La stessa dichiarazione di Filippo, che invece sta benone e che avrà : “Un’unica idea, quella di attaccare, che poi è l’unica che mi hanno sempre insegnato. L’impegno sarà ovviamente al massimo”.

Sulla Gran Risa, i due ragazzi del team Energiapura, non sono riusciti forse a incidere come speravano Franzoni si è fermato a 87/100 dalla qualifica, con il 42esimo tempo. Della Vite fin quando è riuscito a stare in pista non andava affatto male, ma poi… Ora che il ghiaccio è stato rotto forse avranno la mente un pochino più sgombra dall’emozione. L’obiettivo più importante sarà quello di sciare bene e non propriamente la qualifica che non dev’essere considerata come un assillo. Per badare a questo c’è ancora tempo. Per ora è necessario far crescere il livello e le esperienze.

L’appuntamento, ricordiamo, è per domani col primo gigante, recupero di Val d’Isère che a sua volta recuperava Beaver Creek. Poi sabato il secondo gigante e domenica lo slalom  I Giovani Franzoni e 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).