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Il bresciano Francesco Bettoni si candida come Consigliere laico Fisi

Il bresciano Francesco Bettoni si candida come consigliere laico.
Francesco Bettoni,
Presidente del Comitato provinciale di Brescia, ha posto la sua candidatura come Consigliere laico della Fisi. Sappiamo che nell’area Alpi Centrali si metteranno in corsa anche Mauro Mottini (uno dei Consiglieri attuali) e l’ex slalomista Azzurra Betti Biavaschi, come atleta.

51 anni di Lovere, bergamasco, Francesco Bettoni nella vita è Dottore Commercialista. Nel suo curriculum professionale compare in una sfilza di società in qualità di Sindaco e revisore legale dei conti che operano soprattutto tra Brescia e Bergamo e Ceo di una società con 200 dipendenti. Naturalmente ha uno studio tutto suo con 25 dipendenti.

Dal punto di vista sportivo, diciamo che è uno sciatore mancato: “Assolutamente vero, ma in quegli anni c’era una sfilza di talenti, come Sergio e Norman Bergamelli, Luigi Tacchini, Matteo Nana, Luca Cattaneo e tanti altri, hai voglia batterli!“.

Il suo primo approccio con la politica sportiva inizia nel 2016 quando gli viene chiesto di candidarsi per la presidenza del comitato provinciale di Brescia: “Ero alla festa della Fisi di Brescia quando l’allora presidente Marco Benetton mi chiese se potessi dargli una mano a trovare qualche sponsor. E glieli trovai. In un secondo momento di dedicarmi un po’ alla comunicazione e feci anche quello. Poi decise di dimettersi e da lì i consiglieri mi prospettarono l’opportunità di prendere il suo posto. Accettai di buon grado e devo dire che, stagione dopo stagione, mi sono sempre più appassionato nella gestione dello sport“.

Francesco con la figlia Angie, campionessa italiana ragazzi di combinata, e Matthia Piotti, campione Italiano slalom ragazzi a Sarentino

Con quali risultati?
Si può sempre fare di più e meglio, ma se prendo in mano le carte, non posso che essere soddisfatto. Quello di Brescia è il Comitato provinciale lombardo che registra più incrementi in Lombardia. Sono arrivato nel 2016 che avevamo 2.010 tesserati, oggi sono 3.007, quindi un aumento del 50%, nettamente superiore al dato nazionale al netto dei numeri di Brescia (71.468 nel 2015/16 – 78.516 nel 2021/22, aumento del 10%). A livello Regionale, nel medesimo periodo, c’è addirittura un lieve decremento, sempre al netto dei tesserati bresciani. Sono aumentate anche le affiliazioni, da 37 a 41 (+11%) mentre sono diminuite sia a livello nazionale (da 1.180 a 1.109) che regionale (da 203 a 175), al netto degli affiliati bresciani. Insomma, nel 2016 eravamo la terza Provincia come tesserati, oggi siamo la prima (davanti a Bergamo, Sondrio e Milano).

Quale alchimia hai adottato?
Nessun gioco di prestigio. Ho adottato una politica di coinvolgimento della base, ho cercato di fare promozione portando lo sci nelle Tv locali, soprattutto l’ultimo inverno, quando per Legge è nato l’obbligo dell’assicurazione RCT. Inoltre mi sono seduto al tavolo con alcune società tesserate col CSI e con l’Acsi (associazione di cultura, sport e tempo libero) e molti ragazzi  si sono tesserati in Fisi. È servita molto anche la creazione di un circuito minore. Insomma per aumentare il vertice bisogna allargare la base, questo era il mio obiettivo e direi che è stato raggiunto.

Ti piacerebbe occuparti di questo in Federazione?
La mia competenza ovviamente non è tecnica, ma viaggia attorno all’aspetto programmatico economico e strategico. L’ambizione sarebbe, dunque, quella di entrare nella logica dello sci alpino giovanile perché quello è il cuore dell’attività sportiva.

Bettoni con la moglie Barbara Mameli (che si candida come consigliere delle Alpi Centrali) e la giornalista (bresciana) Silvia Sardi

Con quali obiettivi?
Vicinanza ai club, assistenza ai genitori, organizzazione, allargamento della base con società e tesseramento da incrementare; diffusione dell’immagine con televisione al seguito dello sci giovanile. Alle elezioni federali tutti i candidati ne parlano sempre: io l’ho fatto e i numeri si sono visti.

Sei legato a qualche cordata?
Assolutamente no, mi candido per la Federazione e non per un presidente, d’altra parte non esiste il meccanismo delle liste. Inoltre non ho in mano alcuna proposta programmatica dei futuri candidati o di chi avrebbe intenzione di presentarsi. Quindi attualmente sono da solo, io e i miei numeri… Unico obiettivo: mettersi a disposizione per la Federazione. Purtroppo si parla solo di chi possa o non possa candidarsi. Quella è una questione che mi interessa relativamente. Sento invece ancora parlare troppo poco di programmi… Il bresciano Francesco Bettoni  Il bresciano Francesco Bettoni 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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