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Il Centro Sportivo Carabinieri prima società italiana per la stagione 2019/20

Il Centro Sportivo Carabinieri è prima nella graduatoria delle società italiane Fisi per la stagione 2019/20. Si è aggiudicato tale riconoscimento con 2.447.848 punti, davanti al Centro Sportivo Esercito, secondo con 2.345.180 punti, al Gruppo Sportivo Fiamme Gialle con 2.308.692 e al Gruppo Sportivo Fialle Oro Moena, quarto con 2.042.992 punti. Il Druscié Cortina è la prima società non militare.

L’occasione è propizia per congratularci con il gruppo sportivo vincitore ma anche per scoprire cosa c’è dietro a questo risultato che nutre un certo senso di orgoglio e soddisfazione.

Ecco che ci mettiamo in contatto con Davide Carrara, Maresciallo Maggiore dei Carabinieri, responsabile degli Sport Invernali del Centro Sportivo Carabinieri di Selva Gardena dal 2009. Valdostano, maestro e allenatore di sci alpino, occupa tale ruolo non grazie a un passato da atleta, ma tramite il tradizionale iter concorsuale.

Da Aosta a Selva, dalla parte opposta delle Alpi…
Alla fine fai la stessa cosa, ma il contesto, pur essendo simile, risulta totalmente diverso nell’approccio, nelle abitudini. L’Italia però è bella anche per questo, parli delle stesse situazioni ma devi affrontarle in maniera completamente differente.

Un momento di grande gioia per l’Arma dei Carabinieri: la coppa del mondo conquistata da Federica Brignone. Le attività del centro di Selva Gardena vengono coordinate con il Comando del Centro Sportivo Carabinieri di Roma con a capo il Colonnello Gianni Cuneo (a destra di Federica)

Avete vinto tra le società…
Quando si primeggia fa sempre piacere. È un po’ il premio del lavoro di tutto lo staff tecnico. Quindi non è l’atleta che vince ma quello che c’è dietro, Con gli allenatori, gli investimenti che vengono fatti sui giovani, sul lavoro di sede. Quindi non si pensi sia merito soltanto di Federica Brignone che vince la Coppa del Mondo. Negli anni si cerca di sempre di sviluppare nuovi progetti, investimenti, arruolamenti.

Puntate molto sui giovani.
Assolutamente sì, massima attenzione e lavoro a questo comparto, anche perché, altrimenti, rischia di bloccarsi un po’ il sistema. In tanti tentano la scalata al vertice, ma sappiamo benissimo che ci arrivano in pochissimi. I gruppi Sportivi vanno a coprire quella fascia di età che va dai 16 ai 25 anni, senza i quali il sistema rischia di bloccarti un po’. Sei lì che lotti per fare il fatidico salto di qualità, ma senza il nostro supporto è abbastanza complicato.

Avete allenatori di spessore!
L’ultimo arrivato è Peter Fill. È bellissimo constatare quanta passione ci mettono personaggi simili per far crescere i giovani. Ieri Peter è partito per Bansko per seguire i ragazzi italiani impegnati ai Mondiali Junior. Sono proprio queste situazioni che ti portano poi a essere premiato per il lavoro svolto.

Da sinistra, Martin Karbon, Goffredo Mammarella (Abruzzo), Francesco Gatto (Alto Adige),  Andrea Maddii (Toscana) e Davide Carrara

Che programma seguite per i giovani?
Da un po’ di anni abbiamo dato il via a un progetto specifico. Ovvero, abbiamo individuato un gruppo di una decina di atleti tra maschi e femmine, ai quali si dà l’opportunità di lavorare con noi. Attenzione, non è dedicato per forza al sedicenne numero uno. Non è questo l’elemento base. Prendiamo ad esempio Goffredo Mammarella il migliore abruzzese degli ultimi due anni.

Cosa accade? Che probabilmente rimanendo a Rocca di Mezzo le possibilità di crescere sono più difficili. Ecco perché gli abbiamo proposto di trasferirsi qui, ospite vitto e alloggio, per crescere con la nostra società. Sia inteso, i ragazzi a 16 anni non sono arruolati, passo che potrà avvenire solo a 17 anni ma su espressa volontà del ragazzo e in presenza di determinati risultati.

Se poi questi non dovessero arrivare è certo che si sarà fatto tutto il possibile. Lo stesso iter ha seguito Riccardo Allegrini di Roma oggi in squadra C, o nelle donne, la napoletana Flavia Diletta Giordano. Di fatto si allenano come veri professionisti.

Per sceglierli mettete in atto un’azione di scouting?
Come detto non andiamo a prendere i migliori, ma coloro che meritano di base un aiuto per il percorso che stanno seguendo. Caso mai guardi agli atleti più forti quando si apre il capitolo arruolamento, situazione in cui fai un vero e proprio investimento. Fino a quel momento sono solo tesserati pur facendo parte di un progetto diverso, ma non sono né stipendiati e nemmeno Carabinieri. Per intenderci, non andremo mai a proporlo a un atleta dello sci Club Radici, tanto per citarne uno, che ha una organizzazione formidabile. Non avrebbe senso farlo venire da noi. Prima di porre la questione, ci chiediamo sempre che cosa siamo in grado di offrire al ragazzo di più rispetto a ciò che già ha. Sarebbe inutile smuoverlo dal suo territorio, la sua famiglia i suoi amici per nulla. Se invece sei talentuoso ma lontano dalle Alpi o dal contesto sciistico e magari sei cresciuto in società che più di tanto non possono dare, ecco che il nostro progetto diventa interessante.

Riccardo Allegrini, squadra C

Ed ecco perché avete ottenuto tanti punti nelle gare giovanili!
Esattamente. Quest’anno sono arrivati Edoardo Saracco e Tommaso Saccardi, Ilaria Ghisalberti e Giulia Albano. Bravissimi!

Siete forti solo nello sci alpino?
Uno dei nostri punti di forza è lo slittino. Con Armin Zoeggeler negli anni e tanti altri, abbiamo ottenuto sempre ottimi risultati creando una storia che poi ti lascia la base per proseguire ad alto livello. Siamo presenti anche nel fondo e biathlon, nello snowboard e nella combinata nordica e bob. Pochi numeri ma buonissimi! Diciamo che l’Arma cerca sempre di dare una mano anche agli sport che sono meno in vista.

Esiste una certa rivalità con le altre società?
Direi proprio di no, ma nemmeno tra gruppi sportivi. L’unico momento forse è in occasione dei Campionati Italiani. Sai, li vedi in pista con i colori della divisa della società e allora un pensiero alla “battaglia” sportiva lo fai. In Coppa del mondo però, anche se i corpi militari hanno in seno i loro atleti, a vincere rimane sempre la bandiera italiana!

Bene precisare alcuni dati del Centro Sportivo Carabinieri di Selva Gardena.

Lo staff tecnico è composto da allenatori inseriti all’interno della Federazione come: Peter Fill, Patrick Staudacher, Michael Gufler, Raimund Plancker e Giovanni Feltrin. Alexander Prosch è responsabile del circuito GPI.

Poi ci sono i tecnici di sede: Patrick Thaler e Martin Karbon per i maschi, Hans Paul Schmid per le donne. Verena Stuffer copre, invece, l’importante ruolo di Rappresentante atleti all’interno della FIS. Infine, Einar Prucker in qualità di preparatore/fisioterapista.

Come atleti sono 25 quelli effettivamente arruolati con principali rappresentanti Federica Brignone e Dominik Paris. Inoltre ci sono 12 atleti che appartengono alla Sezione Giovanile provenienti da Campania, Abruzzo, Toscana, Lombardia, Piemonte e Alto Adige. Proprio in questi giorni stanno partecipando ai Campionati del Mondo Junior a Bansko (BUL) 3 atleti del Centro Sportivo Carabinieri: Tommaso Saccardi, Sophie Mathiou e Ilaria Ghisalberti. Il Centro Sportivo Carabinieri  Il Centro Sportivo Carabinieri 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).