Dopo l’assegnazione a Federica Brignone dello Skieur d’Or AIJS – Serge Lang Trophy 2025, l’Associazione Internazionale dei Giornalisti dello Sci (AIJS) ha annunciato anche il vincitore dell’ottava edizione dell’AIJS Ski Photo Contest, dedicato alla memoria del leggendario fotografo Armando Trovati.
A conquistare il Prix Armando Trovati 2025 è stato il francese Alexis Boichard, fotografo dell’Agence Zoom residente a Marsiglia, grazie a un’eccezionale immagine di Alexis Pinturault in azione nello slalom gigante di Adelboden (Svizzera), lo scorso 12 gennaio.
Boichard ha preceduto una forte concorrenza composta da dodici finalisti: Elvis Piazzi, Samo Vidic, Leonhard Foeger (Reuters), Jean Christophe Bott (Keystone), Fabrice Coffrini (AFP), Wolfgang Grebien (GEPA), Mariusz Stychno (Ulmar), Lisi Niesner (Reuters), Christophe Pallot (Zoom), Mathias Mandl (GEPA) e Giovanni Auletta (Pentaphoto). Tutte le opere finaliste sono state selezionate per la mostra annuale che l’AIJS promuove anche sui propri canali social.
La giuria, composta dal presidente AIJS Patrick Lang, dal segretario generale FIS Michel Vion, dalle rappresentanti delle agenzie AFP Astrid Velguth e Barbara Sax, da Alessandro e Marco Trovati, e dall’esperto di sci Kristian Ghedina, ha voluto sottolineare l’alto livello tecnico e artistico delle immagini in concorso.
Un riconoscimento che, nel nome di Armando Trovati, continua a celebrare l’arte di raccontare lo sci attraverso la potenza di un’immagine.

Lo di Alexis scatto è una lezione di luce e potenza. Non è solo Pinturault che curva: è la materia stessa della neve che si piega al suo gesto.
Il contrasto violento tra il nero e il bianco diventa un racconto visivo: il vuoto e il pieno, il rischio e il controllo, il tempo che si ferma nell’istante esatto in cui la forza incontra l’equilibrio. Alexis Boichard non fotografa un atleta, ma la traiettoria della sua volontà.
Ogni granello di neve sospeso è un frammento di energia congelato in aria. È uno di quegli scatti che non descrivono la gara: la scolpiscono. Come avrebbe detto Armando Trovati, “lì dentro c’è tutto: la velocità, la tecnica, e quel silenzio che solo lo sci sa creare quando la lama incide la luce”.






Add Comment